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MOSTRA |
URBANISTICA
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Udine 900 - un secolo di trasformazioni urbane |
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Mostra fotografica sulla trasformazione edilizia e urbanistica di alcune aree cittadine |
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UDINE, dal 07/12/2005 al 09/01/2006
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Tenere vivi l'attenzione e il dibattito sull'architettura del 900, fornendo nel contempo dati e informazioni in modo da fare tesoro di questa esperienza - di conservazione ma, come sappiamo, anche di demolizione - per guidare la trasformazione della città del futuro (in particolare quella che disegnerà il nuovo piano regolatore).
È questo, in sintesi, lo scopo della mostra Udine 900 - un secolo di trasformazioni urbane che Italia Nostra ha allestito presso il Cinema Visionario di via Asquini 33, rassegna che verrà inaugurata mercoledì 7 dicembre alle 18 e che rimarrà aperta fino al 9 gennaio (orario 16-22).
Su 40 pannelli, disposti cronologicamente, viene proposto il confronto tra le foto di archivio e le istantanee del 2002: chiaro l'intento di mostrare in particolare gli edifici liberty ed eclettici demoliti e ciò che li ha sostituiti (l'esempio più conosciuto è senz'altro il Cinema Eden di Provino Valle sostituito dai Magazzini Upim nel 1958). Le fotografie illustrano quindi la trasformazione edilizia e urbanistica di alcune aree cittadine e altri momento chiave del secolo scorso: i picchi di attività demolitoria (1930-1960), le porte della città che non ci sono più, le demolizioni dei villini liberty nel secondo dopoguerra, fino agli ultimi interventi di sostituzione come la fabbrica della Birra Moretti o l'Officina del Gas, che dimostrano come il patrimonio edilizio novecentesco sia ancora quello più a rischio.
«Nessun intento nostalgico su ciò che è stato demolito avverte l'architetto Renato Bosa curatore della mostra ma invece la riflessione sul valore di certe architetture». Rimane, però, «una certa malinconia per le cose che non ci sono più sottolinea Diana Bacillari nell'introduzione al catalogo - brani di una città decorosa e culturalmente educata alle cose di architettura che negli anni si è progressivamente rarefatta».
Italia Nostra prosegue quindi un cammino iniziato nel 2001 con il manifesto Conservare il 900 - 100 architetture udinesi da salvare, primo passo che ha poi portato a censire le architetture del periodo eclettico-storicista, le più significative delle quali sono state poi sottoposte a specifica tutela dal piano regolatore comunale.
Fonte: Il Gazzettino - Friuli |
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