24/01/2012 - Considerato uno dei migliori ristoranti di Città del Messico, il Tori Tori, progettato dall’architetto Michel Rojkind e dal designer Héctor Esrawe, è diventato in poco tempo un’icona dell’interior design vincendo a fine anno il premio Interior Design's Best of Year Awards 2011.
La zona residenziale in cui sorge, Polanco, ha subito notevoli cambiamenti che hanno visto le abitazioni trasformarsi in uffici o ristoranti.
A volte queste trasformazioni sono tantoimpercettibili da comparire all'improvviso attraverso un piccolo segno che indica l’esistenza di un nuovo spazio progettato lasciando inalterato l’esterno e variando completamente l’interno.
Consapevoli di ciò, Esrawe e Rojkind hanno voluto dare forza sufficiente al nuovo progetto proponendo uno spazio nuovo, dentro e fuori. La richiesta del cliente era volta alla creazione di un ristorantegiapponese, contemporaneo e cosmopolita; i progettisti hanno migliorato gli spazi esistenti creando diverse “esperienze”, come terrazze, un sake-bar e esclusivo tempio per gli amanti del sushi. Una volta all’interno ci si trova in una terrazza dove poter bere e mangiare avvolti dalla vegetazione naturale.
La facciata organica dell’edificio, attentamente progettata per essere un’estensione del ristorante, crea una forte relazione tra esterno e interno accomunati da sottili contrasti. Tutto l’arredamento è stato progettato e realizzato appositamente per il Tori-Tori e nell’arco di 8 mesi è nata una vera e propria collazione completa di tavoli e sedie per interni ed esterni. "Nel progetto abbiamo cercato un’occasione per gli utenti di correlarsi ai diversi ambienti scegliendo il proprio preferito” ha dichiarato Esrawe.
La facciata, che sembra emergere dal terreno e salire sull'edificio a mo’ di edera naturale, è composta da due strati di acciaio "autoportanti" tagliati con macchine a controllo numerico. Il pattern corrisponde alle aperture interne, al “filtraggio” della luce, delle ombre e dei punti di vista che continuamente invadono gli spazi interni. “Un'atmosfera arricchita dallo spettro di sottili cambiamenti”.
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