© Earthboat
29/09/2025 - Si chiamano Earthboat le microcase mobili progettate come rifugi immersi nella natura, costruite interamente in CLT di cedro giapponese. Prefabbricate nei pressi di Tokyo e trasportate come unità complete, le cabine possono essere installate senza fondazioni, smontate o ricollocate, riducendo al minimo l’impatto sul territorio.
Distribuite in diverse aree del Giappone rurale – dalle stazioni sciistiche ai laghetti da pesca, fino ai campi sportivi – queste architetture leggere nascono per affrontare una sfida diffusa: la progressiva dismissione delle strutture ricreative costruite durante il boom economico degli anni Ottanta e oggi sempre più sottoutilizzate.
Il progetto non aggiunge infrastrutture permanenti, ma propone una nuova modalità di abitare temporaneo: piccole unità che si integrano con il paesaggio, sostenendo cicli di utilizzo e cura senza trasformarsi in un peso per il futuro. L’idea ha preso forma da un committente cresciuto nella regione montuosa di Nagano, testimone diretto della lenta perdita di vitalità di questi luoghi.
Ogni cabina è stata pensata come modello replicabile e scalabile. La produzione, ottimizzata grazie a una collaborazione tra designer, produttori e costruttori, consente il montaggio in un solo giorno. Ad oggi ne sono state realizzate oltre 80, contribuendo alla creazione di un sistema condiviso che si estende in maniera capillare nei paesaggi rurali giapponesi.
All’esterno il volume appare sobrio e familiare, evitando di imporsi sul contesto. All’interno, invece, il grande affaccio vetrato inquadra la natura circostante, mentre le superfici lignee a vista restituiscono un’atmosfera calda e silenziosa. Ogni unità include una piccola sauna, che sfrutta la massa termica del legno per garantire comfort anche in inverno.
Senza adesivi né isolanti, e con un uso minimo di materiali non organici, Earthboat si affida alla sola performance del mass timber. Se dismesso, il modulo può essere spostato o lasciato reintegrare naturalmente nel paesaggio, evitando le tracce permanenti di sviluppi passati.
Più che un’architettura isolata, Earthboat è una rete diffusa di microabitazioni, un linguaggio condiviso che si adatta a contesti differenti. Un sistema che offre agli abitanti delle città un accesso diretto alla natura e innesca nuove forme di relazione con il territorio, tra continuità e rigenerazione.
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