28/11/2006 – Sarà il “Beaubourg milanese”. È così che il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati definisce il “Cantiere del nuovo”, destinato a sorgere a Milano nell’area tra le vie Soderini, Bartolomeo d’Alviano e Pietro Strozzi. Il progetto - firmato dallo studio milanese Dante Benini & Partners, vincitore nel 2003 del concorso internazionale di progettazione indetto dall’amministrazione provinciale – è stato recentemente presentato alla Triennale di Milano.
Si tratta del progetto per il futuro polo milanese dell’innovazione scientifica, dove competenze diverse si incontreranno e coopereranno per costruire innovazione. Di qui la scelta del nome “Cantiere del Nuovo”.
All’interno del nuovo polo troveranno spazio, su una superficie complessiva di 70mila metri quadrati circa, i Centri di formazione professionale:
- Bauer (comunicazione visiva);
- Paullo (moda ed estetica);
- Vigorelli (informatica e tecnologie multimediali).
Saranno inoltre trasferiti uffici e servizi provinciali per l'economia e il lavoro dal palazzo di Viale Jenner, dove ora sono ospitati in affitto. Nonché le iniziative in favore dell'innovazione e dello sviluppo territoriale di carattere locale, come l’Agenzia di sviluppo Milano Metropoli, e di carattere nazionale come la nuova Agenzia dell’innovazione promossa dal Governo.
Il complesso – spiega l’autore del progetto – è stato concepito su due corpi paralleli affaccianti su una galleria, ma il cuore del progetto è lo spazio per convegni ed esposizioni, costruito sotto un piano inclinato che si eleva da 0 a 6 metri, una “piazza” pensile con verde, giochi d’acqua, luoghi di incontro e di relax”.
Mostre, convegni e laboratori troveranno spazio in un’area ipogea, che Benini ha immaginato proprio al fine di recuperare l’area verde dell’area oggetto di intervento.
L’accesso ai tre piani sotterranei avverrà attraverso una spirale, una sorta di enorme cratere di vetro dal diametro di 30 metri.
Il cratere è coperto da due enormi vele in acciaio bianco rivestite da panelli fotovoltaici. “Le due “ali” – commenta il progettista - saranno un riflettore di luce naturale di giorno, e di notte una grande esibizione di illuminotecnica, diventando il più grande lampadario del mondo in uplight”.
L’utilizzo di materiali e tecnologie che consentano di risparmiare energia e ridurre l’inquinamento costituiscono la peculiarità del progetto dello studio Benini.
“Partendo “dall’esistente”, di matrice razionalista, abbiamo usato il bianco come elemento di uniformità; l’attualizzazione dell’architettura avviene con l’aggiunta di elementi in acciaio che porteranno le pensiline per la protezione delle facciate dalle intemperie, inoltre, portali di cemento ritmicamente distribuiti e rivestiti in vetro saranno i padiglioni per le mostre all’aperto o all’occasione al chiuso, ma saranno anche percorsi dove luci ed ombre scandiranno le stagioni, oltre che gli spazi di vita quotidiana”.
Entro l’anno è attesa la pubblicazione del bando per i lavori, che dovrebbero iniziare entro la prima metà del prossimo anno per concludersi entro il 2009.
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