28/03/2019 - La domanda di soluzioni minime ed eco-compatibili negli ultimi anni si è largamente estesa a livello mondiale. Ma alle parole "minimo" ed "eco-compatibile", Casa Ojalá unisce qualcosa di nuovo, ovvero il concetto di flessibilità contenuta in uno spazio percepito come infinito e vivo.
Perché “Ojalá” è una parola che riassume in sé stessa innumerevoli possibilità, speranze relazionate al vuoto e all’assenza. Una piccola casa di 27 mq progettata dall’architetto Beatrice Bonzanigo (IB Studio), con multiple soluzioni interne che funzionano all’unisono senza mai cambiare la struttura originale e la forma.
“Casa Ojalá non esiste senza il suo abitante. È piccola, smontabile, trasportabile, non crea volume. I limiti architettonici di visuali costrette, luce filtrata, aria controllata e cielo intoccabile vengono infranti, rimanendo a tutti gli effetti una casa con ogni comodità e funzione. L’abitazione diventa sorpresa, gioco, circo, teatro, profumi e gesti. Il paesaggio è la sua facciata”, afferma la progettista Beatrice Bonzanigo.

Nata come appoggio per hotel di lusso che desiderano offrire nuove soluzioni per un’esperienza di viaggio diversa, Ojalá può essere inoltre proposta a proprietà private con terreni di qualsiasi tipologia, vigneti, campagne aperte, montagne, lagune, boschi, prati, dune di sabbia, terreni infiniti o incolti.
Casa Ojalá prende forma attraverso un impianto meccanico manuale composto da corde, carrucole e manovelle che riporta l’ospite alla memoria del viaggio nel vento in barca a vela. La flessibilità dello spazio è resa possibile grazie alla soluzione innovativa di pareti scorrevoli in Wood-Skin e in tessuto, che si arrotolano su dei perni posti all’estremità della circonferenza e al centro della struttura.
Una volta montata vive dell’impianto meccanico manuale e non ha bisogno di alcuna assistenza esterna, né umana, né tecnologica. Racchiude in sé stessa un sistema di raccolta d’acqua piovana, può essere dotata di energia solare, è integrata da una piccola fossa biologica. Vive di una selezione di tessuti e legni locali, sensibili all’ambiente e socialmente sostenibili.
Due camere, una matrimoniale e una singola, un bagno, una terrazza, un angolo cottura e un soggiorno che possono però trasformarsi continuamente uno nell’altro, o diventare una grande piattaforma all’aria aperta, una casa senza tetto, o addirittura senza pavimento. Uno spazio di gioco, una casa senza pareti o con diversi strati materici che ne delimitano il confine tra interno ed esterno ogni volta sorprendendo la mano di chi agisce.

La rappresentazione del progetto Casa Ojalá “Edificio a civile abitazione a elevata flessibilità” brevettato dall’Architetto Beatrice Bonzanigo (IB Studio), sarà esposta presso la Galleria Post Design / Memphis nel cuore di Brera, affiancata alla mostra Memphis + Post Design: selezione in 5 stanze.
Verrà proposto un modello in scala 1:10 accompagnato da suggestioni tessili, materiche, e visuali per introdurre il visitatore al mondo di scelte infinite che Casa Ojalá offre al pubblico per la prima volta.
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