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17/06/2014 – Il progetto della Città della Giustizia di Las Palmas de Gran Canaria porta la firma dei tre architetti spagnoli Magüi González, José Antonio Sosa e Miguel Santiago. Si è presentata sin dall'inizio come un'opportunità per rafforzare i legami tra i due quartieri vicini della Vega de San José e di Vegueta.
La sua immagine non doveva essere troppo forte o imporsi nella città, ma rispettare e potenziare lo skyline urbano: ne è risultato un edificio con il profilo di sezione variabile avvolto da una pelle ritmica a zig-zag che sembra ridurre la percezione della sua scala per adattarsi a un contesto residenziale di differenti altezze.
Si è cercato di conferire all'edificio un'immagine unitaria e frammentata, trasparente e opaca, orizzontale e verticale al tempo stesso. Di qui lo slogan proposto per il concorso: “Uno è molti”. Un edificio che, come una città, ne contiene altri strettamente connessi.
Su un basamento comune di tre piani, si ergono i quattro edifici giudiziari interconnessi. Ognuno risponde all'ordinamento interno del progetto. Ogni piano ha un crescente grado di specializzazione man mano che si sale. Il piano terra è quello con la maggiore affluenza di persone. Qui vi sono le aule del tribunale, il registro civile, il giudice di turno. Il primo piano ospita le professioni affini coinvolte nel funzionamento giudiziario (avvocati, procuratori,...), i rispettivi registri e gli organi giudiziari. Al secondo piano la Procura provinciale con diverse specializzazioni e il Tribunali dei Minori.
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