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24/06/2013 - Il Centro Studi FLA (Fondazione Lombardia per l’Ambiente) a Seveso è frutto di un concorso internazionale vinto dall'architetto milanese Giuseppe Marinoni. All’esterno appare come un volume primario, articolato da fenditure verticali e sezionato dalla facciata vetrata: quinta della piazza e boccascena sulla città. La rigorosa figura ellittica dell’impianto planimetrico si rivela un collage di forme irregolari adatte a usi eterogenei: sale convegni, spazi espositivi, uffici, medioteca.
La concezione architettonica valorizza la luce naturale come elemento di creazione di mutevoli valori ambientali. L’illuminazione artificiale, invece, esalta gli spazi generati all’interno, proiettandoli di notte all’esterno in figure bidimensionali sullo schermo vetrato della facciata.
L’interno rivela invece un assemblaggio di spazi irregolari riordinati entro una figura ellittica. Tale principio collagistico permette di comporre in un’icona riconoscibile spazi eterogenei, facendo interagire la complessità dell’interno con la semplicità dell’esterno.
Fenditure vetrate, risultate dal principio aggregativo, incrinano il volume monolitico, segnando a distanza gli accessi e rendendo visivamente traguardabile dall’intorno il complesso.
La forma articolata esprime una duplice valenza: paesaggistica, verso il giardino sul fiume Seveso, dove il curvo volume rivestito da assi di legno si presenta in veste di padiglione; urbana, verso la piazza, dove la grande vetrata scandita da montanti metallici delinea il fronte di un virtuale palazzo. La mediazione tra istituzione e città avviene con la vasca d’acqua che duplica il fronte. 'Soglia' virtuale, questa ultima, dà forma e figura ai rituali d’accesso.
L’accumulo verticale e orizzontale di forme differenti genera interspazi interni, rivelati dalle fenditure che incrinano da terra a cielo l’unitario guscio ellittico. La stratificazione è svelata dallo sfalsamento irregolare dei solai e accentuata dalle vetrate colorate che contraddistinguono i piani.
Le fenditure consentono alla luce di filtrare in modo differenziato durante l’arco della giornata, lasciano interagire funzionalmente e visivamente i livelli, relazionano gli usi ai diversi piani.
Al piano terra il Forum. Luogo aperto al pubblico e spazio flessibile per organizzare convegni, attività di formazione, mostre, eventi culturali e ricreativi. Al primo piano i Working Club. Lavoro, riunione collegiale, studio e ricerca interagiscono qui in compresenza spaziale e interazione visiva. Al secondo piano la Medioteca e l’Esposizione. Il terrazzo-patio contribuisce a generare un ambiente introverso e meditativo, adatto alla concentrazione e al raccoglimento. Scala e servizi sono configurati come cilindri primari, in lamiera stirata e in assi di legno, che trapassano i diversi piani a partire dal piano interrato che ospita la lounge.
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