02/01/2013 - Il 19 dicembre è stato firmato a Firenze il nuovo accordo di programma che vede coinvolti il Ministero per le infrastrutture e trasporti, il Ministero dei beni artistici e culturali, la Regione e il Comune di Firenze, per il completamento funzionale della struttura teatrale più importante della Toscana: l'Auditorium di Firenze progettato dallo studio romano ABDR.
La prima parte dei lavori del Nuovo Teatro dell’Opera ha riguardato i volumi esterni e la sala del teatro lirico con una spesa complessiva intorno ai 157 milioni di euro.
L'investimento attuale ammonterebbe, invece, a 100milioni di euro da suddividere in due lotti: il primo lotto, da subito esecutivo, per dotare il Nuovo Teatro dell’Opera delle opere di scenotecnica e un secondo per il completamento di sale prova, camerini, uffici, spazi ristorazione e alcuni settori impiantistici.
L’intervento di ABDR, a scala urbana, è stato pensato per aumentare la dotazione di spazio pubblico ed operare un’efficace riconnessione tra la città ed il parco delle Cascine. Questo ambizioso obiettivo è perseguito attraverso la realizzazione di un vasto sistema di aree aperte e percorribili pedonalmente, che a varie quote, tra loro raccordate, mette a sistema le nuove volumetrie dei due auditorium e della cavea all’aperto.
Il sistema del palco artificiale costituito dalle coperture praticabili dell’edificio si raccorda a quello naturale delle Cascine attraverso un piano inclinato pedonale che a sudovest attraversa il fosso Macinante. L’insieme degli spazi e dei luoghi espressamente dedicati alla musica descrive un luogo di grande valore urbano e paesaggistico, un sistema di terrazze e di spazi aperti schiettamente “toscano”, destinato a raccordarsi sul piano urbanistico, architettonico e visivo con l’immediato intorno costruito e con l’intera città di Firenze.
Alla scala del contesto locale il nuovo progetto è stato pensato per realizzare un ampio complesso culturale di livello europeo, il Parco della Musica e della Cultura appunto, all’interno del quale sono inseriti i volumi imponenti degli auditorium e dei servizi connessi con le importanti preesistenze (Leopolda) sino a costituire una nuova centralità urbana dedicata alle attività culturali e musicali.
Alla scala architettonica il progetto è pensato per assicurare le migliori dotazioni di un polo musicale di primaria importanza, attraverso un’offerta prestazionale di estrema rilevanza e di assoluta eccellenza sul piano della musica lirica, concertistica, da camera e rock, in un complesso polifunzionale e flessibile sul piano delle sue molteplici potenzialità.
Il principio progettuale è ispirato a una chiarezza architettonica: una sorta di ampio basamento, una zoccolatura inclinata dove sono inserite le due grandi sale da musica e l’enigmatico volume della torre scenica. Un progetto che presenta un’imponente massività, stemperata dall’esistenza di una fitta rete di percorsi interni ed esterni, costituiti da rampe, terrazze e spazi racchiusi che, dimensionati a misura d’uomo, riportano il progetto alla conformità della scala architettonica.
Tutti gli spazi interni per il pubblico sono serviti dall’ampio foyer a cui si accede attraverso lo spazio sottostante la grande pensilina urbana o, provenendo dal Parco delle Cascine, attraverso la vetrata al di sotto del volume inclinato della sala grande.
|