14/09/2012 – 23.2, progettata dal noto designer canadese Omer Arbel, è una casa unifamiliare che sorge su un dolce pendio della campagna di Vancouver. La casa si trova tra due vecchie foreste che costituiscono due 'stanze all'aperto', ognuna con una propria 'ecologia' e condizioni di luce differenti; la casa è ubicata in corrispondenza del punto di 'massima tensione' tra questi due habitat e ne costituisce una sorta di transizione.
Il progetto della casa è iniziato dal deposito di vecchie travi in legno recuperate da una serie di magazzini bruciati, tutte di diverse lunghezze, sezioni e alcune di proporzioni sorprendenti (fino a 20 metri di lunghezza o 90 cm di profondità).
Il concept di base si è fondato sulla conservazione delle travi, intese come “sacri manufatti nel loro stato attuale”, che sono state utilizzate senza alcun tipo di manipolazione o trattamento.
Date le differenti dimensioni l'architetto ha studiato una geometria in grado di ospitare tutte le tipologie di travi rendendo al contempo leggibili e fruibili gli spazi. Il risultato è una geometria triangolare che permette che a ogni camera interna ne corrisponda una esterna.
A supporto della struttura lignea è stata utilizzato un sistema di colonne in acciaio, ubicato nella parte posteriore degli ambienti, in modo da mettere in evidenza gli angoli in cui convergono le travi in legno. Grandi sistemi di porte a fisarmonica sono stati introdotti in questi angoli aperti in modo che l'intera facciata possa scomparire completamente.
Per gli interni Omer Arbel ha curato una collezione di prototipi vintage ed edizioni limitate di designer di Vancouver degli anni '60 e '70 che non sono mai diventati famosi, ma che erano costituivano l'embrione del movimento moderno canadese.
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