12/07/2012 - E’ Studio Mumbai dell'architetto indiano Bijoy Jain, il vincitore della terza edizione del BSI Swiss Architectural Award, premio internazionale di architettura promosso da BSI Architectural Foundation, con il patrocinio dell’Ufficio Federale della Cultura a Berna e dell’Accademia di architettura di Mendrisio (Università della Svizzera Italiana), e organizzato dall’Archivio del Moderno di Mendrisio.
Giunto alla terza edizione, il premio viene assegnato ogni due anni e intende segnalare giovani architetti di tutto il mondo, la cui opera contribuisce significativamente al dibattito e alla pratica architettonica contemporanee, dimostrando particolare sensibilità al contesto paesaggistico e ambientale.
Il vincitore dell’edizione 2012, Studio Mumbai, è stato selezionato tra 26 candidati provenienti da 12 paesi. La giuria ha premiato all’unanimità Studio Mumbai per la qualità delle opere presentate e per l’originalità del processo da cui derivano: “un processo fondato su un raffinato sapere artigianale che viene riconsiderato e valorizzato attraverso una costante interazione tra disegno e costruzione e un metodo di lavoro collettivo in cui i diversi apporti concorrono inscindibilmente al risultato finale. In queste opere il rapporto con la tradizione locale muove dall’atto concreto del costruire (piuttosto cha da un determinato repertorio formale o tipologico) e pone in questione la natura stessa dell’atto creativo, sulla scorta di un orientamento empirista che apre la via a sviluppi fecondi”.
Come ha dichiarato il presidente della giuria, Mario Botta, “di Studio Mumbai colpiscono le modalità del processo creativo e la ricerca di un rapporto con la storia e la memoria del luogo che, fondandosi su di un sapere costruttivo sedimentato, approda a un linguaggio contemporaneo alieno da cedimenti nostalgici. Mi piace pensare che in questi anni segnati dalla globalizzazione vi sia un recupero della perizia artigianale, così che l’architettura torni a essere anzitutto espressione, colta e sapiente, del lavoro umano”.
La finalità del Premio, l’alto livello della giuria e l’eccellente qualità dei candidati, selezionati da un comitato di advisor costituito da architetti e critici di architettura di rinomanza internazionale, dal 2007 hanno consentito al Premio di ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama internazionale. La prima edizione è stata vinta da Solano Benitez (Paraguay), per “la ricerca architettonica, elaborata in un contesto politico-economico problematico, con oggettive difficoltà operative, lontano dai processi produttivi dettati dalla globalizzazione” e, nel 2010, è stato il turno di Diébédo Francis Kéré (Burkina Faso/Germania) per la sua “architettura essenziale, intelligente e senza concessione alcuna a componenti sovrastrutturali”.
La cerimonia di premiazione, che si terrà il 20 settembre 2012 presso l’Accademia di architettura di Mendrisio (Svizzera), rappresenterà un importante momento di confronto su tematiche di grande attualità, come il valore sociale e ambientale dell’architettura contemporanea. Verrà anche inaugurata, presso la Galleria dell’Accademia di architettura, l’esposizione dei lavori presentati dai candidati, che saranno raccolti in un volume monografico in lingua italiana e inglese.
Fonte: comunicato stampa BSI Architectural Foundation
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