04/01/2010 – Avviati a giugno scorso, proseguono nel pieno rispetto dei tempi i lavori per la realizzazione del MIC Plus, il nuovo Milano Convention Centre di Fieramilanocity progettato da Mario Bellini per gli esterni e da Pierluigi Nicolin per l’organizzazione degli interni.
Il progetto prevede la riconversione a destinazione congressuale di parte della superficie espositiva non più utilizzata di Fiera Milano in città (i padiglioni 5 e 6), e la sua integrazione con l’attuale adiacente MIC.
Con i suoi 18mila posti a sedere, un auditorium da 1.500 persone, una sala plenaria da 4.500 posti, 73 sale modulari da 20 a 2mila posti e 54mila mq espositivi a supporto, il MIC Plus sarà a gennaio 2011 il centro congressi più grande d’Europa, nonché la prima struttura “a misura di Expo” pronta in largo anticipo rispetto al traguardo del 2015.
“Il progetto – ha commentato Maurizio Alessandro di Sviluppo Sistema Fiera due settimane fa durante la conferenza stampa di presentazione dello stato di avanzamento dei lavori – si inserisce armonicamente nel più ampio piano di riqualificazione dell’intera area nord-ovest di Milano e del raggio verde che collegherà piazza Duomo all’area Expo”.
I lavori sono stati aggiudicati a Montagna Costruzioni e Gia.Fi Costruzioni.
In questa prima fase sono state completate tutte le demolizioni, avviate le opere di edificazione delle nuove strutture portanti ed è stato riqualificato uno dei padiglioni esistenti per ospitare gli uffici di Fiera Milano Congressi.
Sui pilastri rimanenti del complesso espositivo del Portello sarà costruita la nuova struttura, gran parte della quale – spiega l’architetto Bellini – sarà costruita in officina e successivamente montata in cantiere.
Nella seconda fase dei lavori sarà realizzata la cometa argentea che riveste il tetto della struttura: la copertura luminosa di 15mila metri quadrati a 46 metri di altezza che costituisce il nuovo segno architettonico del MIC Plus. La posa della cometa è attesa ad aprile 2010.
Il progetto prevede un innesto di corpi metallici e vetrati, tre affusolati foyer a livelli diversi con spettacolari viste a 180 gradi sul cuore di City Life, che stravolge e conclude la vecchia testata rimasta incompiuta. “Un grande volume squadrato escresce e violenta la copertura attuale, mentre un inatteso asteroide-auditorium galleggia a fianco su una corona di colonne preesistenti”.
La Cometa è disegnata da una combinazione di 8mila metri di raggi luminescenti (lunghi fino a 200 metri) che si staccano, ondeggiando, da un nucleo più denso fino a formare una coda. Ogni raggio è sostenuto da leggere strutture reticolari in acciaio, al centro delle quali corrono 8mila metri di luce canalizzata prodotta dai Led alimentati da pannelli fotovoltaici (a strati sottili in silicio amorfo).
“Lo stato di avanzamento - assicura Alessandro - rafforza la nostra convinzione che il completamento dell’opera avverrà nel rispetto dei 570 giorni previsti”.
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