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11/08/2009 - Castelnuovo è un piccolo centro abitato collocato al confine tra il territorio edificato e la campagna aperta. Il progetto dello MDU architetti di Valerio Barberis, Alessandro Corradini, Cristiano Cosi e Marcello Marchesini è l’ampliamento di un edificio esistente che sviluppa in termini architettonici il tema del limite. L’edificio si colloca fisicamente e concettualmente nel confine: può essere pensato sia come prolungamento della città verso il paesaggio agricolo che come elemento di relazione tra di essi. La porzione bassa, in cemento liscio e pareti di vetro, contiene una sala polivalente, al di sopra due corpi allungati in policarbonato opalino funzionano da cannocchiali architettonici che, di notte, diventano grandi lanterne nel paesaggio.
L’ ampliamento del Circolo di Castelnuovo si inserisce nella logica di rafforzare l’asse “civico” del paese sul quale si affacciano attualmente la Chiesa, l’asilo, Emmaus ed il circolo stesso, i quattro edifici che, attraverso la loro funzione pubblica, sono i luoghi aggreganti per eccellenza di Castelnuovo quelli ai quali l’intera comunità è legata perché occasione di comunicazione e di incontro; la realizzazione del nuovo volume è stato pensato come il prolungamento dell’edificio esistente nella stessa direzione dell’asse nord-sud, come la proiezione dell’attuale circolo verso la campagna.
L’intervento modifica l’edificio esistente, attraverso una variazione della distribuzione funzionale che consente una migliore organizzazione interna in relazione al nuovo ampliamento. A tale proposito è stato previsto lo spostamento della scala attuale per ricavare nel vano lasciato libero un ripostiglio ed un piccolo bagno. Il vano dove attualmente si trova il ripostiglio viene invece utilizzato per ricavare la scala che consente di raggiungere il piano superiore e per ridisegnare l’attuale bagno esistente che così viene ingrandito e reso accessibile ai portatori di handicap: i locali che si trovano sopra la copertura vengono modificati di conseguenza e nel vano dove attualmente si trova la scala viene sfruttato per ricavare un locale tecnico ispezionabile direttamente dall’esterno.
L’intervento di ampliamento vero e proprio dell’immobile esistente viene fatto nella direzione opposta a quella di via del Fossato, verso sud. A tale proposito il volume più basso, oggetto di un precedente ampliamento, viene demolito e ricostruito in funzione del nuovo progetto architettonico che prevede la realizzazione di due corpi di fabbrica principali, quello della cucina con i bagni e tutti i locali di servizio e quello destinato ad uffici pertinenziali al circolo stesso.
Le finiture previste sono: infissi in alluminio, intonaci e grassello di calce per i muri, policarbonato per le pareti al primo piano, scale esterne in ferro ed interne in cemento armato, strutture portanti in cemento armato, controsoffittature in cartongesso, cemento per i pavimenti interni e pietra per quelli esterni, ceramica per i rivestimenti, nuove canne fumarie in rame, finiture esterne in cemento a faccia vista lisciato e rivestimento in acciaio. E’ inoltre prevista la dotazione, per ogni ambiente, di impianto di riscaldamento, di impianto di condizionamento dell’aria e di nuove fosse biologiche tricamerali idoneamente dimensionate per i nuovi bagni, mentre quelli già esistenti vengono semplicemente ridimensionati e pertanto usufruiscono delle fosse esistenti.
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