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Apre le porte il più grande Museo Egizio del mondo
Lo scorso 1° novembre si è tenuta l'inaugurazione del Grand Egyptian Museum a Giza, uno dei più grandi musei archeologici mai dedicati a una singola civiltà
Autore: giulia capozza
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Credits: Grand Egyptian Museum Credits: Grand Egyptian Museum
04/11/2025 - Apre le porte a Giza il più grande Museo Egizio del mondo, The Grand Egyptian Museum (GEM). Inaugurato ufficialmente lo scorso 1° novembre dopo quasi vent'anni dall'inizio della costruzione, il sito di circa 500.000 mq ospita oltre 100.000 reperti e rappresenta uno dei più grandi musei archeologici mai dedicati a una singola civiltà. Nuovo centro globale per il dialogo interculturale, il museo mira a presentare la storia dell'umanità in chiave contemporanea.

L'inaugurazione è avvenuta alla presenza del presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier e di Shirin Frangoul-Brückner, amministratore delegato e co-fondatore di Atelier Brückner, studio che ha progettato la Galleria Tutankhamon e l'atrio principale del Museo, oltre al Museo per bambini. 


GEM Opening - Copyright of the Grand Egyptian Museum

“Il museo - afferma il Presidente - è un luogo di convergenza, che collega passato e futuro, e anche l'Egitto con il mondo”.  Il Grand Egyptian Museum non è solo un punto di riferimento culturale ma uno specchio che riflette la storia dell'umanità dagli albori della civiltà, documentando i primi tentativi dell'uomo di comprendere l'universo, costruire gli Stati, definire leggi e dare la vita ad arti e scienze attraverso gli occhi degli antichi Egizi. Il Museo è un luogo di incontro tra scienza e bellezza, storia e creatività, identità e umanità.

Frutto del lavoro di Heneghan Peng Architects (HPARC), studio di architettura con sede a Dublino e Berlino che ha vinto il concorso internazionale indetto dal governo egiziano nel 2002, â€‹la costruzione è iniziata nel 2006 ed è stata affidata a BESIX, un grande gruppo edile franco-belga.

Appena fuori dal Cairo, a meno di due chilometri dalle celebri Piramidi di Giza, il museo è stato progettato in una posizione strategica con l'intento di offrire una vista mozzafiato sulle piramidi. Situato ai margini del primo altopiano desertico tra le Piramidi e il Cairo, il sito è caratterizzato da un dislivello di 50 metri, creato dal Nilo che si fa strada attraverso il deserto fino al Mediterraneo, una condizione geologica che ha plasmato l'Egitto per oltre 3000 anni.

Il progetto del Museo sfrutta il dislivello per costruire un nuovo 'confine' dell'altopiano, una superficie definita da un velo di pietra traslucida che si trasforma dal giorno alla notte. Il Museo si incastona tra il livello della Valle del Nilo e quello dell'altopiano, collegando le due zone geologiche.

Gli antichi Egizi costruivano architetture che sfidassero il tempo, oggi l'Egitto contemporaneo riafferma questo intento: Il Grand Egyptian Museum non è solo un traguardo architettonico ma una dichiarazione del ruolo dell'Egitto nel dar forma alla coscienza umana e il suo costante contributo al dialogo interculturale. L'apertura del nuovo Museo non solo preserva l'eredità antica ma è un invito a imparare da essa e accogliere il profondo messaggio che trascende il tempo e lo spazio.
 

Il museo

Ogni angolo del museo racconta una storia, ogni artefatto porta un messaggio e ogni parete esprime una lezione senza tempo per l'umanità. Attraverso i suoi strumenti di educazione e ricerca, piattaforme interattive e spazi culturali ed artistici il museo si trasforma in uno spazio vivo per la ricerca e la creatività.

Una struttura tridimensionale inscritta da una serie di assi visivi che vanno dal sito alle tre Piramidi definisce la cornice entro cui il museo si sviluppa, dalla scala complessiva del sito fino ai più piccoli dettagli.   

L'accesso al museo avviene tramite una serie di livelli, attraverso i quali il visitatore attraversa un monumentale piazzale antistante, un cortile d'ingresso ombreggiato e una grande scalinata che sale fino al livello dell'altopiano, in cui si trovano le gallerie, da cui si gode di una vista senza pari sulle piramidi.   

Con uno stile architettonico moderno, l'architettura del museo integra tecnologie all'avanguardia per migliorare l'esperienza dei visitatori. Il design dell'edificio è stato concepito per integrarsi armoniosamente con l'ambiente circostante, in particolare con le vicine Piramidi di Giza.

Pensato come un complesso culturale di attività dedicate all'egittologia, Il Museo comprende 24.000 mq di spazio espositivo permanente, una superficie pari a quasi 4 campi da calcio, un museo per bambini, spazi per conferenze e corsi di formazione, un ampio centro di conservazione e grandi giardini, il tutto su un sito di 50 ettari.

È esposta una straordinaria collezione di oltre 100.000 reperti, che spazia dalla preistoria al periodo romano. Tra i punti salienti, il tesoro funerario del re Tutankhamon, la colossale statua di Ramses II, spostata da Piazza Ramses al Cairo al Grande Atrio del museo, e le statue di Tolomeo II e Arsinoe II, anch'esse collocate nel foyer del museo.
 

La Galleria Tutankhamon e l'Atrio

Per la prima volta viene presentato al pubblico l'intero tesoro funerario del leggendario giovane re Tutankhamon, compresi gli oggetti funerari d'oro provenienti dalla famosa tomba del faraone bambino (1341-1323 a.C.), scoperto dall'archeologo britannico Howard Carter nel 1922. Conservato in precedenza al Museo Egizio del Cairo, il tesoro è composto da oltre 5.500 reperti, ora curati dall'Atelier Brückner ed esposti insieme per la prima volta in una galleria dedicata di 7.500 mq, situata al secondo piano del nuovo edificio. 

Composta da due ali parallele, ciascuna lunga 180 metri e alta fino a 16 metri - la Galleria Tutankhamon si presenta come un'esperienza immersiva e narrativa in cui sono esposti tutti i 5.600 oggetti della tomba del faraone, di cui circa 3.000 mai esposti al pubblico prima. Due elementi progettuali chiave modellano l'intera narrazione spaziale: il Sentiero Curatoriale, un pannello continuo del pavimento nero su cui sono posizionati tutti gli oggetti, e il Sentiero del Sole, una fascia luminosa lungo il soffitto. Insieme, queste due linee strutturano lo spazio monumentale della galleria, collegando vita, morte e aldilà.

La mostra è organizzata attorno a cinque temi centrali: la persona di Tutankhamon, la sua vita quotidiana, la sepoltura, il viaggio nell'aldilà e la scoperta della tomba. Un percorso guida i visitatori cronologicamente attraverso la mostra, dagli antenati di Tutankhamon alla scoperta della tomba. La narrazione inizia con il giovane re, con il suo trono dorato, seguito dalla sua vita, morte e mummificazione. Culmina con i santuari e i sarcofagi della sua tomba, insieme ai corredi funerari che fanno luce sulla vita quotidiana nell'antico Egitto. 

Il percorso inverso offre una prospettiva scientifica, seguendo il processo di scoperta dell'archeologo Howard Carter. Questo percorso inizia con l'apertura della tomba. Un'installazione multimediale, un modello 1:1 a grandezza naturale della camera funeraria, illustra come tutti i 5.600 manufatti della mostra fossero un tempo contenuti all'interno di questa tomba di 35 metri quadrati nella Valle dei Re lungo il Nilo. Architettura, scenografia, illuminazione, materiali, grafica e media interattivi si intrecciano per creare un'esperienza complessiva emotivamente potente. Il momento clou è la famosa maschera funeraria di Tutankhamon, presentata in uno spazio semi-aperto tutto suo, illuminato da 14 distinte sorgenti luminose.

È progettato da Atelier Brückner anche l'Atrio che ospita la monumentale statua di Ramses II, alta più di 11 metri e pesante 83 tonnellate. Fulcro centrale del museo, l'Atrio consente ai visitatori di accedere alle varie aree del museo, tra cui spazi per conferenze e negozi. La Grande Scala funge da prologo, esponendo circa 90 statue e oggetti di diverse dinastie.

“The Grand Egyptian Museum - afferma Shirin Frangoul-Brückner - è un progetto di importanza mondiale. È stato un privilegio contribuire a qualcosa che durerà per le generazioni a venire. Sapere che il nostro lavoro è diventato parte di questa eredità culturale mi riempie di grande orgoglio. È stato profondamente commovente assistere a questo momento storico”.

  Scheda progetto: GEM | The Grand Egyptian Museum
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  Scheda progetto:
heneghan peng architects

GEM | The Grand Egyptian Museum

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