01/10/2025 - Nel borgo di Siddi, nel Sud Sardegna, la riqualificazione di Via Napoli segna l’ingresso a una nuova dimensione urbana, capace di fondere infrastruttura e identità. Firmato dall’architetto Martino Picchedda e sostenuto dalla Regione Sardegna insieme al Comune, l’intervento restituisce dignità a un’arteria cruciale trasformandola in un luogo di accoglienza e riconoscibilità.
Dal marciapiede alla piazzola panoramica, il percorso diventa invito a scoprire i paesaggi della Marmilla: campi dorati, uliveti secolari e la Giara di Gesturi. Pietra locale, acciaio corten e luce si intrecciano in un gesto che trascende la funzionalità per generare senso di appartenenza.
Particolarmente significativa la reinterpretazione del fossato stradale, un tempo criticità, oggi fulcro narrativo e simbolico. Una lama di corten sagomato richiama la sezione delle tombe dei giganti, monumenti megalitici che punteggiano l’isola e di cui Siddi conserva l’esempio di “Sa Domu e S’orcu”. Non una citazione letterale, ma un’archetipica rilettura che trasforma il vuoto in luogo di sosta e contemplazione.
Il corten, materia viva e mutevole, dialoga con il rosso dei fiori, l’ocra dei campi e il verde degli ulivi, mentre la pietra locale radica l’opera nella memoria collettiva. La luce completa la composizione: di giorno amplifica le sfumature materiche, di notte illumina il percorso e il totem con l’incisione luminosa “SIDDI”, nuovo landmark urbano.
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