21/05/2025 - Immerso tra le montagne della contea di Songyang, nella provincia cinese dello Zhejiang, il piccolo villaggio di Songzhuang custodisce oggi un’inaspettata sorpresa architettonica: lo Z Museum, primo museo d’arte contemporanea in ambito rurale dedicato interamente al tema della tessitura. Il progetto è firmato dallo studio TEAM_BLDG, invitato nel 2024 a intervenire su un edificio residenziale in cemento e mattoni costruito negli anni ’90 e da tempo disabitato.
La committenza, l’organizzazione Mountain Creations, ha scelto di non nascondere la natura 'estranea' dell’edificio rispetto al contesto di case in terra battuta, ma, anzi, di valorizzarla attraverso un gesto architettonico deciso e poetico. Da qui nasce l’idea di accentuare il contrasto, rendendolo memorabile ma al tempo stesso misurato, capace di armonizzarsi con il carattere del luogo.
L’intervento ha inizio con una scomposizione volumetrica dell’edificio originale: la massa compatta è articolata in quattro corpi distinti, intervallati da corti interne e uniti da un sistema di terrazze e coperture leggere. Gli architetti parlano di un “quartetto” di volumi che si rincorrono in altezze sfalsate, reinterpretando il ritmo del tessuto edilizio tradizionale del villaggio.
L’intera facciata è avvolta da una griglia di tubi in alluminio verniciati su tre lati di rosso e su uno di bianco. I profili, ispirati alla struttura di un telaio, sono disposti in modo irregolare, con maglie più fitte nella parte superiore e più aperte in basso. L’effetto è quello di una superficie cangiante, che muta tonalità e trasparenza nel corso della giornata: rosa luminoso sotto il sole, bianco lattiginoso sotto la pioggia o la neve. Un gesto architettonico che traduce in forma costruita l’idea stessa di intreccio.
L’interior è trattato con estrema sobrietà: gli spazi espositivi ruotano attorno a un nuovo pozzo di luce centrale, che attraversa verticalmente tutti e tre i livelli. La luce naturale filtra dall’alto, unendo visivamente i piani e creando un’atmosfera silenziosa e contemplativa. Il percorso inizia in un piccolo volume adiacente in terra battuta, dove una sala introduttiva preserva l’impianto originale dell’edificio storico, offrendo un passaggio emotivo verso gli ambienti più contemporanei.
Le aperture esistenti sono state ripensate per incorniciare scorci selezionati del villaggio, creando un dialogo visivo tra arte e paesaggio. Al terzo piano, l’ampia scala si apre verso l’esterno, trasformando il volume in uno spazio semiaperto che anticipa l’arrivo sulla terrazza panoramica: un luogo pensato per rallentare, osservare, lasciarsi attraversare dal silenzio e dalla natura.
A completare l’opera, TEAM_BLDG ha progettato anche una linea di arredi su misura per la caffetteria e il bookshop del museo: la collezione LOOM, realizzata in tubi d’acciaio e cinghie tessili rosse intrecciate, riprende la grammatica della facciata e ne porta il tema all’interno in forma funzionale e narrativa.
Lo Z Museum non è solo un nuovo landmark culturale, ma anche un modello di rigenerazione rurale: un intervento che accetta la dissonanza come occasione progettuale e fa della tessitura—materiale e simbolica—lo strumento per creare legami tra epoche, materiali, culture.
|