Ph. © Serena Eller / Ellerstudio
19/05/2025 - In una delle zone più emblematiche di Roma, tra Via Veneto, le Mura Capitoline e Villa Borghese, lo studio Alvisi Kirimoto firma la nuova sede romana di DLA Piper, multinazionale legale con oltre vent’anni di presenza nella Capitale. Il progetto, ospitato all’interno di un edificio dei primi del ’900, rappresenta un virtuoso esempio di rigenerazione architettonica, capace di fondere identità storica, sostenibilità e una visione evoluta del lavoro.
L’intervento si sviluppa su oltre 4.000 mq distribuiti su sette livelli. L’edificio, oggetto di un profondo intervento di ristrutturazione anche grazie alla collaborazione con IPI S.p.A., è stato concepito per ottenere la certificazione LEED, con un’attenzione marcata all’impatto ambientale e al comfort degli utenti.
La sede di DLA Piper si presenta come un workplace fluido e articolato in quattro macro-aree: spazi di comunità, accoglienza, operativi e rappresentanza. Ogni ambiente è pensato per incentivare le relazioni, la produttività e il benessere, grazie a soluzioni di interior design personalizzate, materiali naturali e una palette calda e materica.
Al seminterrato, il community space si configura come un luogo di scambio e convivialità. Qui trovano spazio un’area food informale, una sala green immersa nel verde, spazi per la lettura e la consultazione, una sala videoproiezioni con boiserie in rovere, e ambienti dedicati al relax e al gioco. È un ambiente che ridefinisce l’idea di pausa e favorisce la socialità anche fuori dai contesti professionali canonici.
Al piano terra, la welcome area accoglie i visitatori con una reception scenografica in limestone e wengé, sormontata da un lucernario che ne esalta la luminosità. Una parete in ottone brunito separa con eleganza la lounge, spazio ibrido e trasformabile, che può passare da area d’attesa a location per eventi grazie a pannelli mobili ispirati all’estetica orientale.
I piani dal primo al quarto ospitano la operative area: uffici privati, ambienti open space, phone e meeting booth si alternano in un equilibrio calibrato tra condivisione e privacy. Le grandi vetrate garantiscono luminosità e permeabilità visiva, mentre le aree break e gli arredi su misura introducono comfort e qualità estetica senza soluzione di continuità.
Infine, all’ultimo piano, la sede si apre verso la città con due terrazze panoramiche, sale eventi e una boardroom disegnata ad hoc. Qui l’architettura si fa rappresentativa, aprendo gli spazi di lavoro a un dialogo diretto con l’esterno.
“Abbiamo progettato spazi eleganti, dinamici e con diversi livelli di privacy, capaci di rispondere a esigenze professionali e relazionali in continua evoluzione”, spiega Massimo Alvisi, co-fondatore dello studio. Ogni elemento – dalla scelta dei materiali, come il rovere, il wengé e il limestone, alle soluzioni di arredo custom – concorre a costruire un ambiente di lavoro su misura, dove ogni dettaglio è pensato per valorizzare la dimensione umana.
Con la nuova sede romana, che affianca quella di Milano in Via della Posta, DLA Piper rafforza la sua presenza in Italia, affidandosi a un’architettura che interpreta il workplace come spazio ibrido, accogliente e capace di adattarsi al cambiamento.
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