Gio Ponti Objects by Molteni&C - photo Aaron Tilley
20/11/2025 - Gli oggetti di Gio Ponti tornano nella riedizione curata da Molteni&C: una collezione di otto pezzi selezionati dall’ampio archivio del maestro, che conta oltre 250 oggetti di design.
Veri e propri microcosmi delle sue idee architettoniche, caratterizzati da un profondo valore artigianale e progettuale. Ogni oggetto - che sia scultoreo o funzionale - riflette l’intreccio tra geometria e rielaborazione dello spazio che ha definito il suo lavoro.
La collezione dimostra l’intemporalità a cui Ponti aspirava e celebra il valore della sua opera nel vivere contemporaneo. Considerando gli edifici come ambienti vivi e dinamici, modellati intorno a chi li abita, ha spostato il paradigma dall’architettura monumentale a spazi pensati su misura per le persone. Come afferma Salvatore Licitra, nipote di Ponti e curatore di Gio Ponti Archives, si tratta di “Oggetti belli e impossibili, adatti solo a voli di fantasia, un invito a vivere e godere della bellezza.” Non sono semplici complementi d’arredo, ma strumenti poetici e funzionali che trasformano la quotidianità in teatro della fantasia, fondendo arte, memoria e invenzione. Essi incarnano una bellezza visionaria, sospesa tra forma e funzione, passato e futuro, capace di ridefinire lo spazio domestico con libertà e leggerezza.
Con l’accordo siglato con gli eredi di Gio Ponti, che prevede l’esclusiva mondiale per la riedizione e la commercializzazione di tutti gli arredi progettati da Ponti, fatta eccezione per i diritti ceduti ad altri produttori, nel 2012 Molteni&C ha dato avvio a un programma per riportare in luce il prezioso lavoro di ricerca che il grande maestro del ‘900 ha svolto in oltre 50 anni di attività in molti campi – architettura, design, arte applicata ed editoria. Il progetto di riedizione ha dato vita a una collezione di arredi, modelli ideati da Ponti come pezzi unici o in piccola serie, dopo un lungo percorso di ricerca, selezione e studio dei prototipi.
La collezione, realizzata in collaborazione con i Gio Ponti Archives e con la direzione artistica dello Studio Cerri & Associati, comprende mobili e complementi disegnati da Ponti tra il 1935 e gli anni ’70, oggi parte della Heritage Collection di Molteni&C.
“Può succedere, percorrendo i sessant’anni della creatività pontiana, che la ricchezza caleidoscopica e apparentemente disordinata del suo universo creativo si sveli finalmente come un tutto armonico, limpido, dove ogni parte risponde ad un unico disegno", racconta Salvatore Licitra, nipote di Gio Ponti e fondatore di Archivio Gio Ponti. "I componenti vanno a registro e affiora la seducente armonia della visione pontiana. È un paesaggio ampio, le architetture, gli interni, le facciate, i materiali, gli arredi, i colori, le stoffe, le ceramiche, i legni, i vetri, i metalli.
In questo presepe armonico non incontriamo, nelle sue case, sulle mensole, nelle librerie, al centro del tavolo o affollati presso la finestra, quelli che sono comunemente detti “complementi d’arredo”, ma piuttosto oggetti catalizzatori per un nuovo stile di vita, vibranti sentinelle domestiche, strumenti cui ricorrere e da tenere a portata di mano per poter esercitare il teatro della fantasia nello spazio e nel tempo. Sono oggetti belli e impossibili.
La mano a sei dita diventa, giocando con Lino Sabattini, la mimica dell’errore, una mano impossibile in onore della fantasia, pur restando anche il simbolo della misura e dell’espressione umana, del concreto intervenire e creare.
Il Bucchero, elegantissima scultura etrusca, liberato dal contesto remoto delle sue origini, rinato nella sua nera lucentezza, nell’antica e inusitata forma, porta con sé una eco che definisce per contrasto i giorni del “moderno”, intessendo con l’oggi armonie inedite.
Richiamare il passato per inventarne nuovamente il ruolo, con disinvolta libertà, è una costante nell’opera di Ponti, che si tratti di decori, architetture, arredi, ceramiche, vetri e persino costumi teatrali.
I cavalli e i colombi, sagomati come origami, raccontano la metamorfosi generatrice di una sola, semplice piegatura che, con maestria, sposta una lucente sagoma di metallo nell’archetipico mondo degli animali delle nostre memorie.
Le bottiglie in legno, ideate da Ponti per ragioni scenografiche e collocate negli allestimenti espositivi per generare atmosfere accoglienti e misure domestiche, non sono né mute sagome né vere bottiglie, ma piuttosto, vestendo decori dettati dalle venature del legno, dichiarano la loro natura di espedienti teatrali.
Il portafiori e il portacandele, entrambi sospesi su soli tre appoggi, pur prestandosi alla loro funzione, paiono richiamare studi per ardite strutture architettoniche.
Infine c’è il vassoio che, rinunciando ai manici, propone l’icona della cellula esagonale su cui tanto si è misurata l’architettura di Ponti.”
La collezione Gio Ponti Objects
La collaborazione tra Molteni&C e gli eredi Ponti, avviata nel 2012 in memoria del grande maestro, si è ulteriormente consolidata ed estesa alla riedizione di una selezione di oggetti tanto amati da Ponti, concepiti come un'estensione dell'architettura su una scala diversa, con al centro il duraturo valore artistico che l’architetto milanese ha perseguito tanto nelle opere architettoniche, quanto nelle incessanti ricerche nel settore dell'arredo e degli oggetti decorativi e funzionali.
Le sue abitazioni milanesi completamente progettate e arredate “alla Ponti”, rappresentano un manifesto del suo approccio creativo: la stanza è un mondo, ogni elemento concorre a creare un teatro domestico e una rappresentazione del mondo; le finestre diventavano scenografie mutevoli, trasformandosi continuamente in scenari nuovi; ogni pezzo d’arredo e di decorazione assume una funzione narrativa e scenica, animando la vita quotidiana.
La collezione Gio Ponti Objects riflette fedelmente il design originale e lo spirito dell'opera di Ponti, perpetuando l'approccio esplorativo e sperimentale, e la valorizzazione del saper fare artigianale, che hanno attraversato la carriera poliedrica del maestro milanese. Ogni pezzo, accompagnato da un certificato di autenticità e da una numerazione progressiva, arricchisce la scena domestica con uno stile contraddistinto da eleganza artistica, ironia giocosa e personalità senza eccessi, in linea con la filosofia del total living di Molteni&C.
L’incessante vivacità creativa spinse Gio Ponti a esplorare tecniche e metodi produttivi innovativi, sperimentando con materiali di ogni tipo e intrecciando preziose collaborazioni con artigiani e figure di spicco in diversi settori. Tra le sue relazioni più significative si annoverano quelle con l'argentiere Sabbatini, il laboratorio Buccheri Antonio Rossi di Gubbio e l'ingegnere Pier Luigi Nervi, uno dei massimi esponenti dell'ingegneria del tempo e partner nella progettazione del Grattacielo Pirelli.
Gli Oggetti di Gio Ponti raccontano questi incontri, celebrando la poliedricità progettuale, con un particolare accento su tre materiali e relative tecniche produttive: acciaio inossidabile, legno e ceramica.
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