25/09/2025 -Icone, la collezione di rubinetteria Mamoli dedicata ai grandi maestri del design italiano, si arricchisce di un nuovo capitolo: Penta, un progetto inedito firmato da Antonia Campi negli anni ’60, presentato per la prima volta al Cersaie e disponibile ufficialmente da dicembre 2025. Mai entrata in produzione fino ad oggi, la collezione restituisce con forza l’anima sperimentale e la carica espressiva del design italiano del dopoguerra.
Artista e scultrice di formazione, Antonia Campi si avvicinò al mondo del design grazie alla sua esperienza presso la Società Ceramica Italiana di Laveno, dove iniziò a lavorare come operaia nel 1947 e che la vide diventare direttrice artistica negli anni Sessanta.
Nello stesso periodo disegna Penta, una collezione di rubinetteria dal carattere scultoreo, in cui il rigore geometrico incontra una raffinata sensibilità artistica.
Il segno iconico della collezione sono le manopole, definite da sfaccettature pentagonali — una scelta formale audace per l’epoca, capace ancora oggi di esprimere un’identità forte e riconoscibile.
I materiali selezionati — marmo bianco, nero e verde — accentuano il valore tattile e materico di ogni pezzo, rendendo ogni elemento un micro-oggetto da vivere e toccare.
Nella monografia dedicata ad Antonia Campi, la storica del design e critica d’arte Anty Pansera racconta così l’incontro tra la designer e Spartaco Mamoli, fondatore del brand:
“Un’amicizia e una stima reciproca: Antonia Campi, pur legata alla storica azienda con cui aveva esordito a Laveno, a fine anni Quaranta/inizio Cinquanta, ha sempre mantenuto viva la sua curiosità per la produzione a lei contemporanea. E non poteva non interessarsi dunque alla rubinetteria fondata nel 1932 da Spartaco Mamoli, ai suoi processi produttivi e ai materiali che vi si utilizzavano.
L’archivio cartaceo testimonia questa non dichiarabile, ‘velata’ collaborazione e soprattutto fonti orali, i vecchi operai, la ricordano a gironzolare e a chiacchierare con Spartaco nella fonderia. Ad osservare i prodotti e a suggerire – siamo a metà del decennio Sessanta –, alcune innovazioni proprio legate ai materiali. E, così, ecco prendere forma (e sostanza), un particolare rubinetto, il Penta, che Campi vuole si caratterizzi per l’utilizzo dell’onice, una pietra ‘preziosa’, nelle sue diverse, particolari varietà di colori e striature, traslucido e luminoso, che conferma gli stilemi del suo linguaggio. Un rubinetto che si affianca a quei manufatti in ottone massiccio, certo resistenti e durevoli, e fin da allora frutto di una puntale ricerca tecnologica ma anche estetica.
E Penta si impone per le sue sfaccettature giocose, per quella sua elegante geometrica valenza scultorea che propone di fatto anche una felice grippe per l’impugnatura che già suggerisce una riflessione ergonomica.Probabilmente, anche la ‘svolta’ nella nuova messa in pagina dei manufatti Mamoli, può essere frutto di alcune indicazioni di Antonia Campi: infatti, nel suo articolato curriculum, che la porterà ad essere insignita del prestigioso Compasso d’Oro alla carriera nel 2011 – riconoscimento che celebra l'eccellenza nel design e onora coloro che hanno lasciato un segno indelebile nel settore -, ha rivoluzionato dal 1957 l’ambiente bagno. Non solo per la proposta di un ambiente accogliente, per gli innovativi sanitari ben progettati, ma anche per quella rubinetteria che assume un suo preciso, qualificante ruolo e inoltre, in anticipo sui tempi, con particolari proposte/progetti per la loro ‘mise en scène’ nei cataloghi aziendali."
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