Ph. Gustav Willeit - www.guworld.com
11/09/2025 - La VII edizione di SMACH, la Biennale di Arte Pubblica delle Dolomiti, sarà aperta fino al 14 settembre 2025.
Le opere vincitrici compongono un percorso ad anello nel paesaggio incontaminato della Val Badia. In occasione dell’evento di apertura, l’11 luglio scorso, è stata inaugurata anche l’opera “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto a Colfosco (BZ).
Questi i progetti vincitori e le rispettive località:
“.arexport” - località Medalghes, di Carmine Auricchio, Jonathan Coen, Moritz Knopp (Italia/Germania)
CU X Mission - località La Lunch, Luca Rossi (Italia)
Entanglement - località Fanes, di Alex Xiaotan Yang, Wentao Guo (Cina)
iCÙ - località Pares, di Matteo Simondi con Associazione Prometheus e Officina Fabre (Italia)
Langsam Slow - località Pra de Putia, di Theresa Hattinger (Austria)
Moprh Module - località Monte Muro, di Elias Jocher (Italia)
Stone Age - località Sant Antone, di Hama Lohrmann (Germania)
Sway - località Armentara, di Lola Giuffré (Australia)
Trace of Land - località La Crusc, di ELSE (Fei Xu Zimo Zhang) (Cina/Francia)
With Every Step - località Tamersc, di Hans De Backer aka Drukdoenerij (Belgio)
Progetto Satellite: Hortus Pictus - località Plan de Corones, di Riccardo Buonafede (Italia)
Le opere, il paesaggio, il tema di SMACH 2025
Giunta alla sua settima edizione, la Biennale Internazionale di Arte Pubblica SMACH è stata tra le prime e più significative iniziative a portare il pubblico dell’arte ad interagire con il paesaggio naturale nel pieno rispetto dell’ambiente e viceversa.
In Val Badia, nel contesto paesaggistico e culturale delle Dolomiti - patrimonio Unesco dal 2009 - le installazioni di SMACH compongono un originale allestimento di opere site specific all’aria aperta, in un contesto alpino di alta quota, percorribile in brevi trekking giornalieri o in escursioni di più giorni.
Per ogni edizione SMACH invita artisti ed artiste a cimentarsi su di un tema di riflessione ritenuto stimolante o urgente, anche rispetto alle attinenze dell’attualità, per promuovere un dialogo tra la cultura contemporanea e la tradizione millenaria del patrimonio materiale e immateriale delle Dolomiti Unesco e in generale delle aree montane.
La tematica di SMACH, sottoposta al vaglio dei creativi e delle creative, nel 2025 è stata un oggetto: la “cu” (dal ladino, cote in italiano), la pietra che si usa per affilare la falce, diffusa in ogni angolo del pianeta da millenni. Attraverso la “cu” si fa riferimento a quei processi materiali, ma anche mentali, di evoluzione tecnica e di immaginazione.
La cu, quindi, veicola molteplici tematiche e stimola numerose riflessioni: l’evoluzione umana e quella tecnica; la trasmissione, o la perdita, dell’eredità culturale; il presente, il passato e il futuro.
Le opere sono state selezionate, tra le circa 300 pervenute da ben 47 nazioni del mondo, da una giuria artistica composta da Zasha Colah, Jasmine Deporta, Emanuele Masi, Peter Senoner, Stefan Sagmeister e da una tecnica a cura di Isidoro Clara, Loris Clara, Walther Ferdigg, Gottlieb Moling, Astrid Wiedenhofer.
Oltre ai dieci artisti vincitori, quest’anno ne è stato selezionato un undicesimo, il progetto satellite della Biennale realizzato grazie alla collaborazione con Kronplatz-Plan de Corones e Lumen Museum.
Il “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto promosso da SMACH
Il progetto a cura di Sandro Orlandi Stagl e Phil Mer è stato organizzato e realizzato grazie al Cultural Hub dell’associazione culturale SMACH con il sostegno della Fondazione Pistoletto – Cittadellarte e di Paolo Mozzo di ARTantide Gallery.
Dopo le installazioni, tra le altre, al Louvre di Parigi, alle Nazioni Unite di New York, ai Fori Imperiali di Roma, al Castello di Rivoli di Torino e al sito archeologico di Karkemish in Turchia, “Il Terzo Paradiso” è arrivato arriva a Colfosco (BZ) in un’area di 52x24 metri.
L’installazione permanente, realizzata con il legno degli abeti abbattuti dalla tempesta Vaia, trova dimora in un prato messo a disposizione dalla famiglia Mersa, nella località Plans - ai piedi del Passo Gardena e in prossimità del massiccio del Sella. Il “Terzo Paradiso” si integra armonicamente nel paesaggio dolomitico, risultando visibile anche dalla rete sciistica invernale della Val Badia. L’installazione è raggiungibile tramite un percorso pedonale e ciclabile ed è visibile dall'alto da chi attraversa il Passo, dagli scalatori della Ferrata Tridentina e dai frequentatori della seggiovia Plans Frara.
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Terzo Paradiso significa il passaggio a uno stadio inedito della civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzitutto riformare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune.
“Il Terzo Paradiso” è il grande mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità nella visione globale.
Il simbolo del “Terzo Paradiso”, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, è composto da tre cerchi consecutivi. I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità.
I dettagli per la fruizione
I siti della Biennale SMACH si trovano in Val Badia, tra i 1,316 e i 2,465 mt. di altitudine, sparsi in un territorio di circa 120 chilometri quadrati e compresi tra pachi naturali protetti e località alpine di altissimo pregio. Le opere sono raggiungibili con percorsi di cammino che variano dai pochi minuti alle 2 ore di trekking. Il tragitto totale è di oltre 60 km, per una durata complessiva, approssimativa, di 20 ore di cammino. Il visitatore può scegliere autonomamente le tappe escursionistiche, selezionandole in base alla propria preparazione alla camminata in montagna; oppure può aderire al tour organizzato dall’agenzia Holimites di 4 giorni, con 3 pernottamenti inclusi, info e prenotazioni: www.smach.it/trekking.
A San Martino è sempre aperta anche SMACH Val dl’Ert (Valle dell’Arte, in ladino), il Parco Pubblico dove sono installate le opere della collezione permanente, acquisite dalle precedenti edizioni di SMACH.
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