Ph. Pietro Savorelli
16/09/2025 - Ha aperto nell’ottobre scorso il MICAS - Malta International Contemporary Art Space, primo museo di arte contemporanea dell'isola, progettato dallo studio fiorentino Ipostudio Architetti. Il nuovo centro espositivo nasce dalla trasformazione di un intero quartiere all’interno dei bastioni della città di Floriana, alle porte di Valletta, patrimonio mondiale UNESCO.
Un nuovo edificio sopra una fortificazione seicentesca
Il MICAS si innesta nel paesaggio storico delle Floriana Lines, sistema di fortificazioni del XVII secolo affacciato sul porto di Marsamxett. L’intervento architettonico si estende per 8.360 mq, di cui 1.400 mq dedicati a spazi espositivi interni, oltre a giardini per sculture all'aperto, un bookshop, un caffè e aree per eventi.
Il museo emerge dalle profondità restaurate del fosso Ritirata, configurandosi come una sovrapposizione architettonica: un nuovo edificio indipendente che si innesta sulle strutture preesistenti. La nuova copertura attraversa lo spazio senza appoggi intermedi, configurandosi come una grande infrastruttura leggera, al tempo stesso attrezzatura funzionale e segno contemporaneo ben visibile nel paesaggio storico.
“L’idea era quella di immaginare una copertura che varcasse lo spazio della ritirata, senza appoggi intermedi. Una struttura sopra le strutture dei bastioni, ma anche un artefatto che si ponesse come una attrezzatura, una infrastruttura, che non solo realizzasse lo spazio necessario, ma che si ponesse l’obiettivo di assolvere a molte funzioni” - Carlo Terpolilli, co-fondatore di Ipostudio Architetti.
Il MICAS è contemporaneamente un nuovo edificio autonomo che si sovrappone ad una struttura architettonica esistente. Come opera di architettura, il MICAS nasce come sovrapposizione e, nello stesso tempo, evoluzione, trasformazione e atto finale di una storia iniziata quattro secoli fa.
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