Dalla prima Pétale alla nuova sospensione Dix Bougies, il progetto presentato a Confluence mette in scena un percorso fatto di atmosfere, equilibri e sperimentazion
20/08/2025 - Luceplan alla Paris Design Week 2025 debutta per la prima volta insieme a Odile Decq negli spazi della scuola Confluence, nel cuore del Marais. Qui la luce si fa forma e materia, trasformandosi in installazioni sospese che raccontano un dialogo tra memoria e innovazione. Tra superfici leggere e geometrie calibrate, l’allestimento propone una nuova prospettiva su come la luce possa definire non solo l’ambiente, ma anche l’esperienza sensoriale dello spazio. Un’occasione per esplorare un percorso inedito di equilibrio, tecnologia e atmosfera.
L’esposizione ospitata a Confluence mette in evidenza il dialogo creativo nato nel 2012 con Pétale, prima sospensione fonoassorbente firmata dall’azienda. In un periodo in cui l’acustica era ancora un tema poco affrontato nell’interior, Luceplan e Odile Decq hanno dato vita a una soluzione che integra qualità della luce, comfort sonoro e un aspetto formale ben definito. Tra i frutti di questa collaborazione c’è anche Soleil Noir, sospensione dalla forma fluida e organica in cui il bianco e il nero si incontrano con un’anima poetica e futuristica.
In questa occasione verrà inoltre presentata la famiglia di chandelier Dix Bougies, che reinterpreta il classico chandelier a bracci con un segno architettonico essenziale e rigoroso. La sospensione sarà proposta in una versione speciale, caratterizzata da un decoro inedito sui diffusori in carta che richiamano la forma delle candele. Pétale, SoleilNoir e DixBougies raccontano una visione progettuale condivisa, dove sperimentazione, ricerca tecnologica e sensibilità artistica trovano un punto d’incontro.
Dix Bougies: il cuore dell’allestimento
Luceplan alla Paris Design Week 2025 presenta Dix Bougies, progetto firmato da Studio Odile Decq. Un chandelier dalla presenza netta e misurata, che intreccia memoria e sperimentazione. Lungo l’asse orizzontale di un estruso in alluminio si innestano altri quattro elementi: l’insieme sembra muoversi con una logica libera, quasi casuale, eppure mantiene una tensione precisa, calibrata.
Dieci sorgenti LED scandiscono le estremità, completate da diffusori in carta di cellulosa e fibre sintetiche. Una scelta tecnica che lavora sulla percezione della luce: morbida, accogliente, con richiami evidenti alla dimensione più intima della candela. Una luce che non abbaglia, ma costruisce atmosfera.
Alla versione originaria si affianca ora Dix Bougies petit, rilettura compatta con sei diffusori. Resta invariata la grammatica costruttiva: un anello metallico ancorato alla base del diffusore ne consente il fissaggio tramite un sistema di magneti nascosti in una slitta, che custodisce anche LED, contrappesi e punti di giunzione. Ogni dettaglio è pensato per garantire leggerezza visiva e stabilità.
In occasione della Paris Design Week 2025, viene svelata anche una nuova lavorazione per i diffusori. La superficie – liscia oppure incisa – prende vita attraverso un processo termico che rimuove selettivamente la componente fibrosa, lasciando emergere trame sottili, opache e luminose al tempo stesso. Una variazione materica che rende ogni pezzo diverso dall’altro.
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