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Un nuovo polo urbano nell’ex ospedale britannico rigenerato da Maud Caubet
A Levallois-Perret, il restauro del Château dell’Hertford British Hospital restituisce alla città un luogo condiviso tra coworking, formazione e verde storico
Autore: cecilia di marzo
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Foto Charly Broyez Foto Charly Broyez
26/08/2025 - A Levallois-Perret, nella cintura nord-ovest della capitale francese, lo studio Maud Caubet Architectes ha firmato il restauro integrale dello Château dell’Hertford British Hospital, un edificio neogotico costruito tra il 1877 e il 1879 su progetto di Paul Ernest Sanson. Commissionato dal Hertford British Charitable Fund, l’intervento inaugura una nuova vita per l’ex complesso sanitario, noto per la sua storica maternità in funzione fino alla fine del XX secolo.
Il progetto reinterpreta con rigore e delicatezza il patrimonio esistente, adattandolo a usi contemporanei: spazi per la formazione, ambienti di coworking e aree comuni si inseriscono in una struttura oggi completamente accessibile, sostenibile e aperta alla città.

Un progetto fondato sulla lettura storica e sull’uso intelligente della preesistenza
La trasformazione dello Château si basa su un attento lavoro di ricerca storica: l’analisi di planimetrie d’epoca, fotografie e rilievi ha permesso di comprendere le trasformazioni subite nel tempo, dando origine a un progetto che non replica, ma interpreta con fedeltà filologica e visione contemporanea. Le facciate in pietra e mattoni sono state preservate e restaurate, mentre gli infissi in PVC sono stati sostituiti da elementi ad alte prestazioni coerenti con l’estetica originale: legno chiaro per le finestre rettangolari, acciaio nero per quelle ad arco acuto o trilobato. Il portale d’ingresso ha ritrovato la sua forma del 1879, restituendo dignità all’ingresso monumentale. All’interno, la distribuzione è stata ripensata per garantire piena accessibilità e comfort. Nuove scale chiuse, un ascensore rinnovato, uscite di sicurezza e rampe si integrano senza compromettere i volumi storici. Gli ambienti ritrovano la loro qualità architettonica originaria grazie al recupero e valorizzazione di volte, nervature e modanature. Gli spazi sottotetto, finora inutilizzati, vengono convertiti in ambienti di lavoro luminosi e stimolanti.

Efficienza, leggerezza e sostenibilità costruttiva
L’intervento mira a un alto standard energetico pur mantenendo il valore originario dell’edificio. L’isolamento termico interno, i rinforzi strutturali puntuali e l’impiego di materiali biobased e geosostenibili sono parte di una strategia progettuale sobria ma ambiziosa, che riflette un’etica costruttiva attenta al futuro.

Un giardino inglese ritrovato e reinterpretato
L’intervento si estende anche al paesaggio: il giardino storico in stile inglese è stato reinterpretato dalla paesaggista Lynda Harris, che ha preservato le alberature monumentali e introdotto nuove essenze native, resistenti alla siccità. I vialetti sono stati ampliati e realizzati con materiali permeabili, migliorando l’accessibilità e la qualità ambientale. Le vecchie zone tecniche posteriori sono ora completamente rinaturalizzate, trasformando l’esterno in uno spazio aperto, vivace e fruibile.

Un progetto integrato nel disegno urbano
Il restauro del Château si inserisce in un più ampio intervento di riqualificazione urbana che coinvolge l’intero isolato delimitato da rue Villiers, Barbès, Chaptal e Voltaire. Gli edifici per uffici adiacenti sono stati dotati di nuove facciate in dialogo con il sito storico. L’ex padiglione della maternità, sul lato sud, viene trasformato in residenze con balconi continui per ogni appartamento, mantenendo il volume originario.

Un’architettura che connette epoche, funzioni e comunità
Fedele alla sua visione, Maud Caubet propone un’architettura capace di unire memoria e innovazione, funzione e poetica. Lo Château dell’Hertford British Hospital diventa così un luogo di relazione, scambio e vitalità urbana: una residenza collettiva della memoria, proiettata con misura verso il futuro.


  Scheda progetto: CHÂTEAU OF THE HERTFORD BRITISH HOSPITAL
Charly Broyez
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Laurent Kronental
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