«Il colore è un mezzo per esercitare un'influenza diretta sull'anima. Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è uno strumento dalle molte corde. L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, mette opportunamente in vibrazione l’anima umana». Così scriveva Wassily Kandinsky ne Lo spirituale nell’arte, per narrare il potere emotivo del colore. In questo suo libro maestro del Bauhaus ha tradotto suoni in forme e colori, riuscendo a dare vita a un linguaggio capace di coinvolgere i sensi a un livello profondo. 

 

A questa sintesi tra arte, musica e natura che si ispira Frammenti, una delle più recenti finiture La Calce del Brenta. Un rivestimento che, grazie alla combinazione di calce naturale e scaglie di marmo bianco, reinterpreta la materia e il colore in chiave contemporanea, trasformando ogni ambiente in uno spartito visivo. 

Frammenti di La Calce del Brenta offre oltre 300 colori: i 168 dalla cartella i Colori, 130 dalla selezione Elementi, più le 5 tonalità personalizzate. Un ciclo cromatico che accompagna le stagioni come una musica lenta, fatta di sfumature, pause, riprese.

Le nuance sono talmente tante che diventa naturale costruire un racconto per celebrare il ritmo dell’anno. Inverno si stempera in Biancospino, sfuma in Neve, si ghiaccia in Brina: un crescendo lieve e silenzioso, che ricorda i mesi più freddi. 

Poi, con Acqua di Rosa e Aurora, la primavera rifiorisce. E quando la luce si fa piena e il giorno sembra non finire mai, i colori si accendono: Sabbia e Paglia catturano il calore della terra e delle dune al sole, Ginestra e Sole portano l’energia della stagione più intensa, mentre Acqua Marina e Timo raccontano il respiro del mare e il profumo delle erbe al vento. 

Una palette luminosa, mediterranea, che sa di pietre scaldate dal sole, lenzuola stese, cieli infiniti. Quando l’estate cede il passo, la luce si fa più morbida e i colori si scaldano. Cannella e Noce evocano il calore delle foglie che cadono, Orzo e Panbiscotto i toni dorati dei campi maturi. Un tocco di Visone aggiunge profondità, e con Tamarindo e Avana si chiude la sinfonia d’autunno.

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