Geberit supporta l'installazione di Michele De Lucchi alla Biennale di Venezia
“Il cielo sopra il portego” è una scultura architettonica sospesa che invita alla riflessione sull’arte come strumento di relazione e conforto nei luoghi di assistenza e di cura
05/06/2025 - In occasione della 19° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Geberit supporta l’opera “Il cielo sopra il portego” a cura di Michele De Lucchi. L'installazione, frutto del sodalizio con Fondazione Museo della Scuola Grande di San Marco e della Sanità, invita alla riflessione sull’arte come strumento di relazione e conforto nei luoghi di assistenza e di cura.
L'installazione 'Il cielo sopra il portego'
In dialogo con il plastico originale del progetto di Le Corbusier per il nuovo ospedale, elaborato tra 1963 e 1970, l’installazione è una scultura architettonica sospesa, composta da listelli di legno di colore blu oltremare, posizionata nella monumentale sala d’accoglienza Portego delle Colonne. L’opera invita chi guarda a riflettere sulla relazione tra arte, bellezza e salute all’interno di uno spazio dedicato all’assistenza e alla cura.
Realizzato in collaborazione con Fondaco Italia per la Fondazione Scuola Grande di San Marco, il progetto si ispira all’esperienza del paziente e alla sua ricerca di senso oltre la propria condizione di fragilità, evocando un varco simbolico verso il cielo. Ponendosi in continuità con il passato, quando gli ospedali erano dei veri e propri luoghi culturali, l’installazione di De Lucchi ci sfida a riconsiderare il valore dell’architettura come veicolo di trasformazione dello spazio, capace di mettere l’uomo in risonanza con l’ambiente che lo circonda.
“Il cielo sopra il portego” si inserisce nel programma “Nel segno della Cura” la cui finalità è rinsaldare il rapporto biunivoco tra cura e cultura, cura ospedaliera, studio, arte e storia, per non disperdere i saperi del passato informando il presente nel vivere quotidiano e, dunque, anche in caso di malattia.
Geberit: comfort e benessere da 150 anni
Il sostegno del Gruppo Geberit si pone in continuità con questa visione. Da 150 anni, l’azienda punta a migliorare la vita delle persone attraverso soluzioni che elevano i concetti di comfort e benessere, mettendo il proprio know-how a servizio di un’innovazione di prodotto costante che rivoluziona l’ambiente dal punto di vista architettonico e abitativo.
La prima cassetta WC Geberit fu sviluppata nel 1905 con lo scopo di prevenire la diffusione della difterite: una cisterna in legno rivestita in piombo che ha posto le basi per lo sviluppo di un sistema di scarico più efficace e che ha dato vita al concetto di bagno moderno. L'azienda ha acquisito ulteriore slancio con l’invenzione della prima cassetta in materia sintetica nel 1952, seguita dalla prima cassetta ad incasso nel 1964.
“Fin dalla sua fondazione nel 1874, migliorare la vita delle persone è da sempre la missione di Geberit,”, dichiara Giorgio Castiglioni, Direttore Generale di Geberit. “Il fatto che a questo concetto partecipano sia la sfera fisica che quella estetica, ha secondo noi il potenziale di rivoluzionare completamente gli spazi abitativi. In particolare, l’invito a ripensare gli ambienti sanitari nel contesto del più grande ospedale storico veneziano, ci invita ad accogliere la sfera del “bello” come una componente necessaria al benessere”.
La sintesi armoniosa di forma e funzione è infatti una componente fondamentale di ciò che guida l’innovazione di Geberit. Tecnologia e design sono in questo senso due anime sinergiche e complementari che, a partire dall’utilizzo dell’acqua come strumento di benessere, si adattano alla progettazione di un ambiente che migliora la vita quotidiana, rispettando l’ambiente e celebrando l’essenzialità del design.
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