Facciata Duomo di Napoli
27/05/2025 - Un monumentale mosaico di volti locali sulla facciata del Duomo di Napoli racconta l'essenza polimorfa della città partenopea. 'Chi sei, Napoli?' è l'opera site specific dell'artista francese JR, ottavo capitolo della serie Chronicles, che giunge per la prima volta in Italia. Il progetto è stato presentato dalle Gallerie d'Italia in Via Toledo, museo di Intesa San Paolo a Napoli, dove è possibile visitare la mostra che racconta la composizione e il 'dietro le quinte' dell'opera, fino al 5 ottobre 2025.
Nel settembre 2024, l'artista ha iniziato a Napoli un'esplorazione profonda dell'identità culturale complessa della città. In una settimana, dal 23 al 29 settembre, sono stati protagonisti i cittadini di sette quartieri, con set fotografici allestiti a Piazza Sanità, Piazza Dante, Fuorigrotta, Mergellina, San Giovanni a Teduccio, Piazza Cavour e Borgo di Sant'Antonio.
Lo spirito comunitario, la resilienza e il volto ambivalente della città - sospesa tra mare e vulcano, caos e poesia - sono tradotti in una narrazione collettiva sulla Cattedrale di San Gennaro. Ben 606 napoletani provenienti da diversi background sociali e culturali, tra cui pizzaioli, vigili del fuoco, poliziotti, sacerdoti, scrittori, musicisti, turisti, nonne, studenti, e il sindaco stesso, hanno scelto come farsi rappresentare, e hanno raccontato la loro storia in italiano o in napoletano. I ritratti, realizzati tutti con la stessa luce, assegnano pari dignità a ogni persona coinvolta.
Tra arte e partecipazione, passato e presente, l’opera intende stimolare nuove conversazioni, generare incontri inaspettati e restituire alla città un ritratto in cui ogni abitante possa riconoscersi. La collaborazione dell’Arcidiocesi di Napoli, attraverso la Fondazione Napoli C’entro, è stata fondamentale per consentire la realizzazione dell’opera su un luogo sacro per la città, riconoscendo il valore sociale e simbolico del progetto di JR.
In mostra al Museo delle Gallerie d'Italia sono presentati anche tre murales della serie ‘Chronicles’, realizzata in Francia (Chroniques de Clichy-Montfermeil), a Cuba (Las Crónicas de Cuba) e in USA (The Gun Chronicles: A Story of America), per mostrare come l’arte di JR possa stimolare conversazioni creando un potente impatto visivo.
Famoso in tutto il mondo per i suoi progetti che uniscono arte pubblica, fotografia e impegno sociale, JR ha un legame personale con Napoli e la sua cultura: il suo studio a Soho, New York, si trova a pochi isolati da Mulberry Street, cuore della comunità italiana e sede della Festa di San Gennaro. Nel 2014 ha realizzato “Unframed” sull’isola di Ellis, incollando immagini storiche di immigrati – molti dei quali napoletani – sull’ex ospedale dell’isola. Con il cortometraggio “Ellis”, interpretato da Robert De Niro, JR ha reso omaggio ai tanti che da Napoli sono partiti per cercare una nuova vita in America.
"Napoli - dichiara l'artista - è una delle città più interessanti d'Europa per la sua vitalità ed energia che non si trovano altrove. Sulla strada per esempio nessuno rispetta le regole sul traffico, ma tutti si preoccupano l'uno dell'altro. La tecnologia non ha scollegato persone, che si aiutano a vicenda per le strade. Ci si può chiedere quanto tempo si può rimanere così, i napoletani sono molto orgogliosi della loro città e di accoglierci qui. È un accogliente città, unica anche in Italia dove tutti sanno che c'è una realtà che ogni altra città ha perso. Sono molto onorato di aver potuto creare Cronache di Napoli qui e di presentarla sul Duomo e alle Gallerie d'Italia."
Il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, afferma: “L’arte pubblica ha un grande valore per le città, culturale e sociale, che v ad arricchire il patrimonio artistico di Napoli già di per sé straordinaria. E così, anche i luoghi di culto possono, proprio attraverso l’arte pubblica, esprimere nuovi significati e diventare veicolo di messaggi collettivi estremamente evocativi. La facciata del Duomo di Napoli diventa, con il lavoro dell’artista francese JR, un caleidoscopio di umanità e rappresenta, verso l’esterno, le anime della città. I ritratti - tra cui anche io, ed è stata una bellissima esperienza prendervi parte - incontrano lo spazio urbano e lasciano un segno del lavoro svolto, contribuendo a delinearne l’identità, fatta di storie personali vere. Alle Gallerie d’Italia, il racconto del progetto creerà ulteriori occasioni di incontro e di dialogo, in continuità con l’installazione site-specific. L’arte ha un grande valore sociale e l’unione di queste storie, molto diverse le une dalle altre, opera per ricomporre le differenze ed esprime due principi fondamentali: la coesistenza e la condivisione, tra passato, presente e futuro”
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