05/05/2025 - La Giuria della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia è presieduta da Hans Ulrich Obrist, curatore, critico e storico dell'arte svizzero, Direttore Artistico della Serpentine di Londra.
La giuria è composta anche dall’italiana Paola Antonelli, curatrice e di New direttrice del Dipartimento di Architettura e Design del Museum of Modern Art (MoMA) York, e da Mpho Matsipa, architetta, docente e curatrice sudafricana.
La composizione della Giuria è stata deliberata dal Cda della Biennale di Venezia su proposta di Carlo Ratti, curatore della 19. Mostra intitolata Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva., (10 maggio – 23 novembre 2025) con le seguenti motivazioni:
Hans Ulrich Obrist (Svizzera) – presidente - con il suo lavoro ha saputo ridefinire il profondo significato della figura del curatore. Attraverso mostre, direzioni artistiche e opere editoriali ha affermato i doveri di apertura e di co-partecipazione come fondamentali nei processi di produzione culturale del mondo contemporaneo. La sua curiosità a cavallo tra le discipline e il suo talento dialettico e di instancabile intervistatore lo hanno messo al centro di una delle più ampie reti internazionali di creatori d’arte e di architettura. Possiede in egual misura memoria storica e sguardo proiettato al futuro, e saprà con queste doti guidare la Giuria nella formulazione del giudizio sulle opere dei partecipanti alla Mostra.
Paola Antonelli (Italia), curatrice italiana e direttrice del Dipartimento di Architettura e Design del MoMA di New York, mette in gioco una profonda conoscenza delle connessioni tra design, tecnologia e società. Si è imposta a livello internazionale come figura chiave nell’esplorare e definire le nuove frontiere nel mondo del progetto inteso in una concezione assolutamente multidisciplinare. La capacità del suo lavoro di affrontare temi sociali e ambientali importanti, parlando al contempo un linguaggio accessibile a pubblici ampi e non specializzati, risuona da vicino con la vocazione della Biennale Architettura 2025.
Mpho Matsipa (Sudafrica), architetta, docente e curatrice, è stata scelta come giurata per la sua capacità di intrecciare ricerca critica e pratica progettuale, esplorando le complessità dell'urbanistica contemporanea nei contesti africani e globali. Ha conseguito un dottorato in Architettura presso University of California UC Berkeley ed è stata Loeb Fellow presso la Harvard Graduate School of Design. Ha insegnato e svolto attività professionale tra Stati Uniti, Sudafrica, Germania e Regno Unito. Porta una prospettiva unica sull’impatto delle dinamiche culturali e politiche sull’architettura, con particolare attenzione alle trasformazioni urbane in Sudafrica, Ghana e altri paesi del continente africano, esplorando il potenziale delle città come spazi di inclusione e innovazione, secondo il concetto di “spatial justice”.
La Giuria assegnerà i seguenti premi ufficiali:
- Leone d’oro per la miglior Partecipazione Nazionale
- Leone d’oro per la migliore partecipazione alla Mostra Internazionale Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.
- Leone d’argento per una promettente partecipazione alla Mostra Internazionale Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.
La Giuria avrà anche la possibilità di assegnare:
- un massimo di una menzione speciale alle Partecipazioni Nazionali
- un massimo di due menzioni speciali ai partecipanti alla Mostra Internazionale Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.
La cerimonia di premiazione si svolgerà a Venezia sabato 10 maggio 2025.
BIOGRAFIA DEI GIURATI
Hans Ulrich Obrist (1968, Svizzera)

Hans Ulrich Obrist by Elias Hassos
Direttore Artistico della Serpentine di Londra e Consulente Senior presso LUMA Arles. È stato Curatore del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris. Dalla sua prima mostra, World Soup (The Kitchen Show) del 1991, ha curato oltre 350 esposizioni. Nel 2011 ha ricevuto il CCS Bard Award for Curatorial Excellence, nel 2015 l’International Folkwang Prize e nel 2025 il Prix François Morellet. Tra le sue recenti pubblicazioni si annoverano 140 Ideas for Planet Earth (2021), Edouard Glissant: Archipelago (2021), James Lovelock: Ever Gaia (2023), Remember to Dream (2023), Worldbuilding: Gaming and Art in The Digital Age (2024) e A Life In Progress (2025).
Paola Antonelli (1963, Italia)

Paola Antonelli © 2021 The Museum of Modern Art, New York. Photo: Peter Ross
Entrata a far parte del Museum of Modern Art (MoMA) nel 1994, è attualmente Senior Curator del dipartimento di Architettura e Design, nonché Direttrice fondatrice del settore Ricerca e Sviluppo del MoMA. Il suo lavoro esplora il progetto in tutte le sue forme, dall’architettura ai loghi, dai mobili ai videogiochi, ampliandone spesso i confini per includere oggetti e pratiche solitamente trascurati. Le sue mostre, conferenze e scritti riflettono sull’intersezione e l’interazione del design con altri ambiti (dalla tecnologia alla biologia, fino alla cultura popolare) e con la vita – quella degli individui, delle comunità, di tutte le specie e di tutti i pianeti. Il suo obiettivo è promuovere la conoscenza del design fino a quando la sua influenza positiva sul mondo sarà universalmente riconosciuta. Ha tenuto conferenze in tutto il mondo, scritto numerosi saggi e libri, curato mostre sia al MoMA che in altre istituzioni internazionali. Negli ultimi anni, dopo la XXII Triennale di Milano – Broken Nature del 2019, dedicata al concetto di design riparatore – e la mostra del 2020 al MoMA Material Ecology, sul lavoro dell’architetta Neri Oxman, ha presentato Never Alone: Video Games and Other Interactive Design (2022), Refik Anadol: Unsupervised (2022), Life Cycles: The Materials of Contemporary Design (2023), e più recentemente Rafaël Rozendaal: Light (2024) e Pirouette: Turning Points in Design (2025). Dal 2014 cura una celebre serie di appuntamenti intitolati MoMA R&D Salons – incontri tematici che dimostrano il potenziale dei musei come dipartimenti di ricerca e sviluppo per la società – e dal 2020, insieme alla critica e autrice Alice Rawsthorn, conduce il podcast e piattaforma Design Emergency, che celebra il ruolo fondamentale del design nella società e nella cultura.
Mpho Matsipa (1977, Sudafrica)

Mpho Matsipa. Photo by Paul Shiakallis
Teorica dell’architettura, curatrice ed educatrice originaria del Sudafrica, è Professoressa Associata presso la Bartlett School of Architecture e Co-Direttrice del programma Spatial Justice presso l’University College London. La sua attuale ricerca indaga gli ecosistemi del design nel contesto post-estrattivista, attraverso metodologie critiche ispirate ai concetti di Africa-as-Method e alle Black Counter-Cartographie. Ex borsista Fulbright e Loeb Fellow, Matsipa ha ricoperto numerose borse di ricerca in Sudafrica. La sua pratica curatoriale si estende a piattaforme internazionali, tra cui la mostra African Mobilities presso l'Architecture Museum della Pinakothek der Moderne (Monaco), Studio-X Johannesburg e la co-curatela del Padiglione del Sudafrica all’11. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Ha inoltre contribuito a importanti progetti curatoriali presso la Triennale di Architettura di Sharjah, La Biennale di Venezia e la Biennale di Lubumbashi. È co-fondatrice di The Gathering_SA/Salon, una piattaforma dedicata a progettiste africane, femme, soggettività femminili e non binarie. I suoi saggi critici, podcast e racconti spaziali esplorano le intersezioni tra ecologia, diaspora e storie subalterne in Africa, Europa e Stati Uniti. Attualmente sta lavorando a un progetto editoriale seriale in collaborazione con Chimurenga, intitolato African Mobilities – A Library of Circulations, dividendo il suo tempo tra Johannesburg, Londra, Lagos e New York.
|