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"Widely Open Eyes”, stile industrial chic nel centro di Vilnius
La ristrutturazione di un appartamento affacciato sullo skyline della capitale lituana
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Ph. by Leonas Garbaciauskas. Courtesy of Eclisse Ph. by Leonas Garbaciauskas. Courtesy of Eclisse
04/01/2021 - "Widely Open Eyes”. Così l’architetto e designer Ieva Prunskaitė, founder dello studio di progettazione lituano Prusta, ha voluto battezzare questo progetto di Vilnius. L’ispirazione nasce dalle enormi finestre che si affacciano sulle guglie scintillanti della chiesa di San Michele e San Costantino e sullo skyline della capitale lituana. 

L’appartamento si trova a Naujamiestis, vibrante quartiere dello shopping di Vilnius dove negozi, facciate riccamente decorate e locali alternativi convivono con vecchie fabbriche dell’epoca sovietica, ora convertite in loft moderni.
 
«La progettazione inizia sempre dall’ascolto delle esigenze», afferma Ieva Prunskaitė. In questo caso la richiesta dei committenti comprendeva una cucina spaziosa, un grande tavolo da pranzo, due camere per i bambini e una camera da letto padronale concepita come una suite. I proprietari, attivamente coinvolti nell’intero progetto, desideravano uno stile che includesse elementi dal carattere industriale e integrato con la vista spettacolare. Alcuni dei dettagli che nell’appartamento si ripetono, come ad esempio gli inserti in ottone, si ispirano alle cupole dorate della chiesa ortodossa di San Michele e San Costantino, uno dei punti focali del panorama.
 
L’appartamento era stato inizialmente progettato in modo completamente diverso da come appare ora. «Il mezzanino era stato pensato per essere molto più piccolo, la scala avrebbe dovuto trovarsi in tutt'altro posto, mentre la sua apertura non avrebbe dovuto essere così ampia. Il bagno occupava più spazio, a scapito della camera dei bambini», racconta Ieva Prunskaitė.

Nel nuovo progetto, invece, il mezzanino ha recuperato circa un metro e mezzo di sbalzo. Per evitare che il suo corpo monolitico gravasse visivamente sulla zona giorno, rischiando dunque di soffocare il grande respiro dato dalle vetrate a doppia altezza, l’architetta ha deciso di spuntare lo spessore del solaio, rastremandone il profilo e alleggerendo così l’intero volume.
Entrando nell’appartamento, a destra si trovano le stanze dei bambini, il bagno e i locali di servizio. A sinistra, fiancheggiando la cucina si raggiungono la zona pranzo e il living. L’ingresso è individuato da pochi elementi che tuttavia bastano a farne percepire lo spazio dedicato. Tra questi, elementi verticali in ottone con inserti in marmo definiscono lo spazio come una parete, pur senza chiuderlo alla vista e alla luce: le aree risultano così funzionalmente divise, senza perdere il concept open space.
Le pareti che introducono alle stanze dei bambini hanno linee arrotondate. Prunskaitė spiega che questa soluzione, coerentemente alla rastremazione del mezzanino, crea la sensazione di trovarsi in uno spazio più ampio.
I solai sono stati lasciati al grezzo, coperture monolitiche che non celano la materia, conservata intatta e nuda come preziosa testimonianza del passato industriale del contesto urbano.

I lampadari scultorei sopra il tavolo da pranzo in marmo costituiscono un altro dettaglio di pregio. «Sono inseriti in uno spazio molto ampio e si trovano appesi di fronte alle vetrate della sala, quindi dovevano essere grandi, risultare plastici e avere un forte tratto espressivo, senza però coprire la vista sulla città dalla camera da letto», spiega l’architetto. La soluzione dei lampadari in metallo stile openwork a rete ha permesso di soddisfare perfettamente tutte queste esigenze.
 
Ieva Prunskaitė spiega che la camera da letto principale è predisposta in modo da sfruttare ogni centimetro. Separata dalla zona giorno da una vetrata in vetro composito ultra chiaro, è inquadrata esternamente da elementi verticali in ottone volti a creare una sensazione di privacy nella camera da letto, senza però nascondere la vista sulla città. All’interno della camera, i morbidi tendaggi di velluto lungo tutta la vetrata isolano lo spazio dal living, garantendo la privacy.
Lungo entrambe le pareti perimetrali sono state realizzate ampie armadiature su misura.

Nel pavimento in legno, si insinuano delle piastrelle che danno simbolicamente accesso alla zona bagno. La parete doccia in vetro richiama i motivi in ottone che accomunano tutti gli interni, creando una linea di continuità con i lampadari realizzati con lo stesso metallo.

Dalla camera da letto si accede alla terrazza, dove la designer ha soddisfatto il desiderio dei proprietari di avere uno spazio benessere privato con sauna e vasca idromassaggio.

Caratteristica fondamentale del progetto è paradossalmente la sua essenzialità. L’interior infatti è in gran parte risolto dalle superfici, esse stesse elemento di design: il pavimento, i soffitti, le pareti, ogni singola superficie è caratterizzata dall’uso di finiture che ne fanno un elemento di arredo oppure ne è stata al contrario svelata la materia spoglia, che diventa così protagonista.

Sempre seguendo il filone del minimalismo e dell'essenzialità, la progettista Ieva Prunskaitė sceglie di usare in tutte le stanze porte invisibili filo muro installate su telai ECLISSE Syntesis® Line Battente a tutta altezza. “Queste porte consentono di avere aperture da pavimento a soffitto” ha spiegato Prunskaitė "e diventano uno sfondo silenzioso e discreto che lascia spazio ed espressione agli altri elementi di arredo. Nessuna porta interrompe la parete, ma solo varchi nascosti che compaiono quando necessario".
 

  Scheda progetto: Widely Open Eyes
Leonas Garbačiauskas. Courtesy of Eclisse
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Leonas Garbačiauskas. Courtesy of Eclisse
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