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Alla Triennale la mostra su Enzo Mari, omaggio al 'designer ribelle con l’ossessione della forma'
Fino al 18 aprile una retrospettiva dedicata al lavoro e al pensiero di Mari curata da Hans Ulrich Obrist
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Enzo Mari_Foto di Ramak Fazel. Enzo Mari_Foto di Ramak Fazel.
19/10/2020 - Numerose mostre in tutto il mondo hanno celebrato in questi anni il genio di Enzo Mari, tra i più grandi designer italiani del novecento, scomparso ieri a Milano a 88 anni all’Ospedale San Raffaele dove era da tempo ricoverato. 
Ultima in ordine cronologico, la grande retrospettiva inaugurata lo scorso 17 ottobre alla Triennale di Milano, Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli in cui progetti, modelli, disegni e materiali inediti provenienti dall’Archivio Mari raccontano il lavoro e il pensiero del maestro del design.

La mostra, nata dal costante scambio e dialogo intercorsi negli anni tra Mari stesso e il curatore Hans Ulrich Obrist, racconta oltre 60 anni di attività progettuale, dall’arte al design, dall’architettura alla filosofia, dalla didattica alla grafica.

Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, ricorda che “in una intervista del 2016 Mari ha affermato di aver posto la condizione che, dopo la donazione, per quarant’anni nessuno avrebbe potuto accedere al suo archivio. Questo perché, nelle sue più ottimistiche ipotesi, solo dopo questo lasso di tempo, una nuova generazione potrà farne un uso consapevole e riprendere così in mano il significato profondo delle cose. La grande retrospettiva in Triennale costituisce dunque un’occasione unica per approfondire la lunga carriera di Mari – proprio nella città in cui ha sempre vissuto e lavorato – offrendo nuovi spunti interpretativi e chiavi di lettura.”

Il progetto espositivo è articolato in una sezione storica, a cura di Francesca Giacomelli, e in una serie di contributi di artisti e progettisti internazionali – Adelita Husni-Bey, Tacita Dean, Dominique Gonzalez-Foerster, Mimmo Jodice, Dozie Kanu, Adrian Paci, Barbara Stauffacher Solomon, Rirkrit Tiravanija, Danh Vō e Nanda Vigo, oltre a Virgil Abloh per il progetto di merchandising – invitati a rendere omaggio a Mari attraverso installazioni site-specific e nuovi lavori appositamente com- missionati. Un contributo particolare è quello di Nanda Vigo che nell’opera inedita, ideata per la mostra, prima della sua scom- parsa, reinterpreta con la luce due dei lavori più celebri di Mari, i 16 animali e i 16 pesci.

La sezione storica si sviluppa a partire dal riallestimento dell’ultimo progetto espositivo dell’autore, Enzo Mari. L’arte del design, tenutosi alla GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino nel 2008-2009, di cui Mari stesso aveva seguito la curatela, l’allestimento e il catalogo (un progetto globale). La mostra presenta un corpus che raccoglie una selezione di circa 250 progetti di Mari – dalle Pitture degli anni Cinquanta alle Strutture degli anni Cinquanta e Sessanta (Arte program- mata), dalla serie di contenitori Putrella (1958) ai multipli d’arte de La Serie della Natura (1961-1976), dai vasi delle Nuove propo-ste per la lavorazione a mano del marmo. Serie Paros (1964) agli Allestimenti modulari di cartone (1964-1970), dal progetto per la Copertina della Collana Universale Scientifica Boringhieri (1965) alla sedia Box (1971), dall’Autoprogettazione (1973) alle ciotole della Proposte per la lavorazione a mano della porcellana. Serie Samos (1973), dalle 44 valutazioni (1976-2008) alla sedia Tonietta (1980), dai progetti non realizzati Tre piazze del Duomo (1982) all’ Allegoria della dignità (1988), dalle Lezioni di disegno (2007- 2008) fino al progetto Per un Nuovo Museo del design per la rivista “Abitare” (2009-2010) – considerati tra i più rappresentativi dei quasi 2.000 ideati nel corso della sua carriera. Le opere sono esposte in ordine cronologico, senza distinzioni fra discipline, tecniche e tipologie di ricerca.

In parallelo, diciannove Piattaforme di Ricerca, ideate per la mostra in Triennale, presentano approfondimenti su altrettanti progetti dai quali emergono le tematiche centrali nella pratica e nella poetica di Mari: le prime indagini sulle ambiguità percettive, le ricerche sulla produzione sperimentale, le ricerche sulla produzione di serie, il tema dello standard, etc. Negli approfondimenti è inclusa una selezione delle Allegorie – tra queste la prima Modulo 856 (1967), l’esercizio critico di progetto Proposta per un’autoprogettazione (1974), Perché una mostra di falci? (1986), l’ultima realizzata dall’autore Sessanta fermacarte (2010) - e degli ultimi progetti realizzati da Mari negli anni successivi alla mostra antologica di Torino, tra i quali lo scenografico progetto di allestimento dell’esposizione Vodun, African Voodoo (2011) disegnato per la Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi nel 2010, di cui è riproposto un ambiente dai poten- ti rimandi formali alle strutture dei modelli che costituiscono la Proposta per un’autoprogettazione del 1974.

Completa il percorso una serie di video interviste realizzate da Hans Ulrich Obrist che testimoniano la costante tensione etica di Mari, la sua profondità teorica e la straordinaria capacità progettuale di dare forma all’essenziale.

L’esposizione si inserisce nel percorso iniziato da Triennale e dal suo Museo con le grandi mostre dei Maestri del design (Mario Bellini, Osvaldo Borsani, Achille Castiglioni, Ettore Sottsass). Un percorso che continuerà nell’aprile del 2021 con l’esposizione dedicata a Vico Magistretti.

  Scheda evento:
Mostra:
17/10-12/09 TRIENNALE MILANO VIALE ALEMAGNA 6 20121 MILANO
Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist



1953_I luoghi deputati


1989_Perche´ una mostra di falci_Danese_Milano- © Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia


1961_Mela


1957_16 animali 3


Paros series_Danese_Milano_Installation_view - © Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia


1965_Structure_793_collection_E.Righi_and_Structure_795_Private_Collection- © Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia


1998_What_culture_Allegory_Private_collection - © Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia


1963_Formosa_1966_Timor


Multiplo con i componenti-© Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia

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Paros series_Danese_Milano_Installation_view - © Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia
1965_Structure_793_collection_E.Righi_and_Structure_795_Private_Collection- © Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia
1998_What_culture_Allegory_Private_collection - © Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia
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Multiplo con i componenti-© Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia
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17/10-12/09 TRIENNALE MILANO VIALE ALEMAGNA 6 20121 MILANO
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