05/11/2015 - Una riflessione su un tema quanto mai attuale, quella proposta al Museo Nazionale Romano a Palazzo Altemps, con la mostra 'La forze delle rovine', a cura di Marcello Barbanera e Alessandra Capodiferro.
120 opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, ricostruiscono un ampio percorso iconografico sulle rovine, che diventa ora monito ora spunto per la creatività futura: dai luoghi di memoria, alla traccia di eventi bellici, fino ai segni di danni provocati dall’ambiente.
L’esposizione, aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2016, si articola attraverso tutte le sale di Palazzo Altemps, integrando le opere della collezione permanente, che contribuiscono ad impreziosirne la narrazione.
La rovina è indagata da diverse angolazioni, interpretata con gli occhi degli antichi, dall'occidente all'estremo oriente, e da personalità disparate: dall'erudito del ‘500, al turista contemporaneo, fino a registi, poeti, sociologi e musicisti.
Non la classica mostra sui bucolici paesaggi e ruderi dell'antichità, bensì una profonda riflessione sull’incompletezza, sull’esigenza di conservare la memoria, sulla capacità di far convivere passato e contemporaneo.
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