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11/12/2013 - L'architetto spagnolo Alejandro Beautell ha da poco terminato la Ermita de San Juan Bautista, un piccolo esempio di architettura sacra sull'Isla del Hierro, la più sud-occidentale di tutto l'arcipelago delle Isole Canarie, non lontana dalle coste africane.
Nonostante la dimensione estremamente ridotta - solo 77 mq – e l'austerità con cui è stata concepita, si tratta di un'opera di straordinario lirismo che crea intensa emozione.
Ogni angolo di questo “gioiello architettonico condensato” in cemento è stato attentamente progettato: l'austerità, come covinzione morale del cristianesimo e come necessità dettata dalla crisi; la forma del triangolo, per adattare l'edificio al sito e perchè il triangolo è, nella tradizione cristiana, il Mistero della Santa Trinità, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; l'allineamento di fonte battesimale, altare, tabernacolo e croce, come metafora della linea di vita.
Un piccolo edificio che sembra far voto di “povertà edificatoria”, in risposta alle enormi difficoltà che affliggono l'intera popolazione mondiale, ma che in questo spazio, con pochi gesti formali, è in grado di infondere poesia tramite volumi semplici e materiali grezzi.
“Una costruzione robusta, ruvida...,senza concessioni all'ornamento, un'opera che si presenta quasi nuda” afferma l'architetto Beautell. “Uno spazio che mira a incoraggiare l'incontro con il Mistero. Uno spazio per pregare, introverso, protetto dalla frenesia quotidiana. Senza mobili, senza distrazioni, tutto è massivo... come fosse roccia di cemento. All'interno è solo luce”.
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