04/06/2013 - Lo scorso venerdì 31 maggio ha aperto i battenti il Mary Rose Museum a Portsmouth, realizzato su progetto dello studio londinese Wilkinson Eyre Architects, in collaborazione con Pringle Brandon Perkins+Will. Si tratta di un nuovo polo attrattivo costruito nella città portuale che conserva ed espone per la prima volta i resti della Mary Rose, la nave ammiraglia di Enrico VIII, riportata alla luce nel 1982.
Il progetto è il risultato di una lunga collaborazione di un team di lavoro che ha saputo combinare un’architettura contemporanea con il rispetto per la storia passata e con le diverse competenze tecniche. Il museo sorge nello stesso luogo in cui la nave è stata costruita nel 1510; per questo motivo i tratti dell’architettura rievocano la forma ellittica dello scafo, che deriva dal disegno di una geometria toroidale.
Chris Wilkinson, socio fondatore dello studio Wilkinson Eyre, ha dichiarato in occasione dell’inaugurazione: “Quando si possiede un tesoro come quello della Mary Rose, che continua a catturare la fantasia da ogni parte del mondo, l’architettura assume un ruolo di importante supporto.
Comunque l’edificio svolge una funzione significativa nella conservazione di un patrimonio archeologico di interesse mondiale, accrescendo il fascino che questi ritrovamenti suscitano nel visitatore”.
Queste, invece, le parole di Chris Brandon, fondatore Pringle Brandon Perkins+Will: “Si tratta di un museo unico, l’unico nel mondo che tragga ispirazione dai reperti archeologici ritrovati all’interno della Mary Rose, ma anche dalle parti che compongono la nave stessa.
Il nostro compito era quello di realizzare una vetrina espositiva per la Mary Rose e per il valore degli oggetti conservati; perciò abbiamo progettato un museo in grado di ricreare la sensazione di trovarsi a bordo della nave, proprio come secoli addietro, e creare allo stresso tempo una galleria in grado di mettere in risalto oggetti preziosi. (…) Mi auguro che i visitatori di questo museo siano eccitati dal risultato finale proprio come lo sono io”.
La sfida che il team di progetto ha dovuto affrontare è stata anche quella di trovare il corretto linguaggio per un’architettura che si inserisce all’interno di un centro storico, riuscendo al tempo stesso a raccontare un pezzo di storia e ad arricchire la città di un’architettura contemporanea.
L’altezza e le proporzioni dell’edificio si attengono agli standards degli edifici circostanti esistenti. Il legname impiegato per il rivestimento è stato tinteggiato di nero per mantenere una continuità con l’assetto tradizionale delle imbarcazioni inglesi.
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