26/04/2013 - Il Museo di Arte Taiyuan (Cina), progettato dallo studio statunitense Preston Scott Cohen, è costituito da un insieme di edifici unificati da continui e discontinui passeggi all'interno e all'esterno. I visitatori sono invitati a passare attraverso l'edificio, pur non entrando nel museo stesso. Una rampa esterna attraversa la costruzione collegandolo con l'area a verde circostante e i giardini-scultura. L'integrazione tra edificio e paesaggio avviene su più scale, da quella territoriale a quella più intima dei particolari spaziali del museo.
All'interno, la sicurezza dello spazio museale è garantita da un'interfaccia altamente controllata tra funzioni espositive e non, tra cui auditorium, libreria, ristorante, biblioteca, centro di formazione e ala amministrativa.
Le gallerie del museo sono organizzate per garantire la massima flessibilità. Le gallerie possono essere organizzate in una singola sequenza a spirale per le grandi mostre o in gruppi autonomi che operano in modo indipendente. Un intreccio di rampe e portali o l'espansione e la contrazione di spazi costituiscono per il visitatore interessanti spunti architettonici che consentono la libertà o di seguire una sequenza cronologica predeterminata o di saltare da una serie di gallerie a un'altra, in modo non lineare.
Esteriormente, il museo è rivestito da leggeri pannelli alveolari con impiallacciatura in pietra che, essendo riflettenti come se fossero di metallo, producono un effetto materico evocativo e la percezione di un progetto di grande scala.
|