12/12/2012 - La nuova Facoltà di Scienze Farmaceutiche, progettata dal duo canadese Saucier e Perrotte, si inserisce ai bordi del Campus di Vancouver con l'ambizione di diventarne la principale porta d'accesso e un esempio della capacità dell'ateneo di attrarre l'attenzione internazionale.
Mai come ora l'architettura può viaggiare velocemente per il mondo, grazie alla condivisione in rete di immagini e disegni. Questo crea non pochi problemi di omologazione e appiattimento e spesso si vede la stessa idea replicata ai quattro angoli del globo. L'architettura in questo modo veicola però anche altri valori (o forse sarebbe meglio dire "prodotti") ed è in grado di promuovere ugualmente l'architetto, la città o la committenza che l'ha prodotta.
Con questo in mente l'edificio è stato concepito come una porta di accesso al bordo sud-est del campus, coinvolgendo la comunità con un piano terra trasparente e invitante che mette in mostra le funzioni pubbliche dell'edificio, e con un movimento dei piani superiori che "racconta" la novità di quello che vi accade all'interno.
Il concept si concretizza nell'idea di un albero la cui chioma forma una sorta di baldacchino che galleggia sopra il suolo. La forma naturale viene poi trattata, geometrizzata e ridotta a pochi volumi che slittano gli uni sugli altri creando piacevoli variazioni. Il tronco che in questo albero concettuale sorregge questa chioma diventa un atrio pieno di luce naturale che permea gli spazi adiacenti (laboratori, uffici, ecc.).
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