16/10/2012 - Lo studio australiano NMBW ha progettato la Curlewis House, una casa sulla penisola di Bellarine, all'imbocco del golfo di Melbourne. Questo lembo di terra che guarda verso la città gode di un'ottima visuale e di un paesaggio rurale ondulato e piacevole ma nonostante questo non è semplice abitare qui.
A un'analisi più accurata infatti l'intera penisola si rivela come un paesaggio "crollato": l'intera baia è il risultato di una linea di faglia locale, la monoclinale Curlewis, e le scarpate che scendono verso il mare, a causa delle argille ad elevata plasticità, sono considerate 'deboli'. Una progettazione rigorosa ed essenziale, inizialmente in risposta alla complessità geologica, è stata abbracciata da progettisti e committenti nel tentativo di dare una risposta adeguata alla scala del paesaggio e alle particolari condizioni del suolo.
La casa, vista da sud, si presenta come un unico muro in scala gigante, una silhouette che si inserisce come elemento nuovo nel paesaggio e incornicia il paesaggio più grande del golfo. Internamente la parete è ispessita in alcuni punti per inglobare la scala, il camino e delle sedute. Come molti edifici rurali del territorio la casa si estende nei cortili e nel giardino. Si tratta di una serie di spazi interni ed esterni, alcuni più contenuti, altri più ampi, in parte aperti e in parte richiudibili per permetterne la fruizione anche nei mesi più freddi.
Le pareti portanti in blocchi di calcestruzzo lasciati a vista e le travi di sostegno in acciaio donano agli interni un aspetto "ruvido" e scarno. Il pavimento invece è lucido, un massetto di cemento scuro che "indossa" in modo naturale i cambiamenti delle condizioni atmosferiche e, come la superficie della piscina scura, riflette la luce che cambia e le ombre della natura che circonda la casa.
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