L'ufficio federale delle costruzioni e della logistica (OFCL), nell'ambito del progetto Svizzera III, indice il
Concorso per la ricostruzione della dogana di Martigny, a due passi dal confine francese.
In un'Europa che ha scelto di abolire le dogane per facilitare lo scambio delle merci e il movimento delle persone, diventa urgente per la confederazione elvetica ripensare il funzionamento (e conseguentemente gli spazi) di una delle ultime frontiere d'Europa. Tema di concorso piuttosto intricato, per via delle prevedibili accortezze richieste e della tradizionale cavillosità dei regolamenti di frontiera.
Come d'abitudine nei concorsi in Svizzera, possono partecipare al concorso gli architetti aventi domicilio professionale o privato in Svizzera o provenienti da paesi che riconoscono gli accordi sul mercato libero
OMC e che offrono la reciprocità. L'italia rientra tra questi, secondo le disposizioni sul mercato dei servizi dell'OMC, ma può essere utile consultare a tal proposito il sito della
Sia, l'equivalente dell'Ordine degli architetti del Ticino.
Altra (buona) abitudine dei concorsi elvetici è la necessità di consegnare oltre agli elaborati grafici anche un modellino del progetto. La caparra per l'iscrizione al concorso è di 300 franchi, pari a circa 250 euro, che verranno restituiti appena ammessi al concorso. Il montepremi è di 115.000 franchi svizzeri, pari a circa 95.000 euro (IVA esclusa). La giuria si riserva la facoltà di attribuire fino al 40% del montepremi in menzioni. Il bando è disponibile solo in francese e tedesco.