21/03/2011 - Portogallo: si snoda per oltre 200 metri, sinuoso come un serpente, il ponte pedonale realizzato da João Luís Carrilho da Graça per collegare le due estremità della valle di Covilhã, località d’accesso alla spettacolare catena montuosa della Serra da Estrela.
La struttura, inaugurata l’anno passato, unisce le due aree dell’abitato altrimenti divise da una profonda valle, ritmata dalla presenza di più terrazzamenti. L'itinerario volutamente “spezzato” in più tratti rettilinei, in modo da vantare molteplici prospettive d’affaccio sull’intorno.
Quattro pilastri sostengono il ponte: la coppia centrale, in acciaio, a sezione rettangolare, forma assieme all’impalcato metallico rivestito in legno una struttura a forma di Pi greco; i due pilastri laterali, cilindrici, sono invece rivestiti in pietra e nel corso del tempo saranno completamente ammantati dal verde della vegetazione spontanea del luogo, mimetizzandosi totalmente con la natura circostante.
“Il progetto aveva come obiettivo quello di creare collegamenti più diretti tra il centro storico del paese e i quartieri residenziali periferici, situati sul fronte opposto della valle. La struttura del territorio in cui sorge Covilhã ha profondamente segnato l'evoluzione di questa regione, nella quale ha prosperato a lungo l’industria laniera. Di questa tradizione, ormai quasi scomparsa, restano i terrazzamenti in granito utilizzati per il trattamento della lana e i muri di consentimento dei costoni, che disegnano in modo caratteristico un paesaggio dominato dal massiccio della Serra da Estrela, che si espande, sul lato opposto, verso la valle della Cova da Beira.
Il ponte è stato concepito come un elemento leggero, che stabilisce una forte relazione con la profondità e l'ampiezza della valle, creando un nuovo modo per osservare la struttura del territorio. La travata è composta da una struttura in acciaio: è stato quindi possibile ridurre le sezioni strutturali, accentuando la snellezza e la semplicità della costruzione. Un segno nel panorama chiaro e senza tempo”, spiegano dal team di Carrilho da Graça.
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