07/12/2010 – È stato lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vice-presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti a svelare le tavole di progetto del “Sheikh Zayed National Museum” di Norman Foster.
Il museo, dedicato alla storia e alla cultura del paese, nonché alla memoria di Zayed bin Sultan Al Nahyan, primo presidente Emirati Arabi, farà parte del costruendo Distretto Culturale dell’isola di Saadiyat, una suggestiva striscia di sabbia bianca lunga 27 chilometri, 500 metri a largo della costa di Abu Dhabi, che ospiterà il Guggenheim Museum Abu Dhabi, progettato da Frank Gehry, il “Classical Museum”, già ribattezzato “Louvre Abu Dhabi”, di Jean Nouvel, il Performing Arts Center firmato Zaha Hadid e il Museo Marittimo del giapponese Tadao Ando.
Accanto ai tre musei e al centro teatrale sorgeranno 19 padiglioni, destinati ad ospitare una biennale dell’arte, che saranno attraversati da un canale navigabile lungo 1,5 km. I progettisti dei futuri padiglioni sono l’arabo Khalid Alnajjar, il russo Yuri Avvakumov, lo statunitense Greg Lynn, il newyorkese Hani Rashid, il britannico David Adjaye, il cinese Pei-Zhu ed il coreano Seung H-Sang.
Il museo firmato Foster sarà interamente dedicato alla storia e alla cultura degli Emirati, raccontando anche le trasformazioni sociali ed economiche degli ultimi decenni. “Dal punto di vista architettonico – dichiarano dal team di Foster, l'obiettivo è stato quello di coniugare funzionalità e forma contemporanee con la tradizione architettonica araba, nella volontà di creare un museo sostenibile, accogliente e culturalmente adeguato al contesto.
Nel progetto dello studio britannico, circondata da un giardino coltivato secondo la tradizione araba, la struttura è inserita all’interno di una collina artificiale su cui sorgono 5 torri progettate per agire come camini termici capaci di condurre masse d'aria fredda negli interni del museo e dotate di pannelli solari termici. La forma aerodinamica delle torri, realizzate in acciaio leggero, è ispirata alle ali dei falchi, animale simbolo della tradizione venatoria araba.
La monumentalità è la caratteristica principale degli interni. Le gallerie espositive sono collegate da una spettacolare hall centrale sollevata, scavata nella terra, ospitante negozi, caffè, un auditorium e spazi informali per spettacoli di poesia e danza. Aperture accuratamente posizionate, filtrano la luce e creano spazi d’ombra con la discrezione tipica della tradizione araba. Gli oggetti della collezione museale sono collocati all'interno di nicchie o su zoccoli in pietra inseriti senza soluzione di continuità sul pavimento.
Un grande auditorium, rivestito con i tessuti tradizionali prodotti negli Emirati, offre un ambiente suggestivo per eventi ufficiali e proiezioni di film. La hall ospita spazi per appuntamenti più informali come i reading di poesia o piccoli spettacoli di musica e danza, dove il pubblico può stare in un cerchio e godere dell'atmosfera degli spettacoli tradizionali. Il concept per il ristorante del museo è ispirato all’opulenza e all'ospitalità della tenda beduina, con un arredamento curato e di pregio.
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