16/07/2010 – È stato ufficialmente inaugurato il 27 maggio scorso a Losanna il Rolex Learning Center, il nuovo centro della Scuola Politecnica Federal di Losanna (EPFL), tra i campus più rinomati al mondo per l’ingegneria, la tecnologia e le scienze informatiche. Il progetto porta la firma degli architetti giapponesi Kazuyo Sejima (direttrice della Biennale 2010 di Architettura di Venezia) e Ryue Nishizawa dello studio SANAA, vincitori del 2004 del concorso internazionale di progettazione.
Il nuovo centro nasce come laboratorio sperimentale per nuove forme di apprendimento. Aperta sia agli studenti che al pubblico, la struttura è stata concepita per favorire la socializzazione e l’interazione. Ospita, a tal fine, un complesso di funzioni per lo studio, la ricerca, l’insegnamento, nonché l’intrattenimento.
“Il Rolex Learning Center – spiega il presidente di EPFL Patrick Aebischer – fa dell’università un luogo in cui i tradizionali confini tra le diverse discipline risultano superati, dove matematici ed ingegneri incontrano neuroscienziati ed ingegneri microtecnici per la sperimentazione di nuove tecnologie. Noi invitiamo in questi nuovi spazi anche il pubblico per trasmettere il messaggio che lavorare nella scienza significa lavorare per l’avanzamento della società”.
L’intento di comunicare l’assenza di gerarchie ha portato i progettisti giapponesi ad un disegno dalle geometrie fluide, dove scale e gradini lasciano spazio a leggere pendenze, “ascensori orizzontali” ed ampie terrazze, delimitando zone di lavoro senza creare barriere, e dove le pareti divisorie sono per questo quasi del tutto assenti.
“Non avevamo in mente una geometria particolare. Siamo giunti al disegno – spiegano i progettisti di SANAA – che abbiamo ritenuto il più appropriato studiando il programma richiesto e le relazioni tra le diverse aree. In altre parole, ci siamo domandati: che tipo di spazio può tenere insieme più persone che svolgono contemporaneamente attività differenti? Approdati al disegno definitivo, ci siamo lasciati ispirare dalle rampe naturali del paesaggio di Losanna che dimostrano in che modo lievi pendenze possono essere utilizzate e reinterpretate”.
L’imponente struttura ondulata accoglie, con grande flessibilità degli spazi, una biblioteca in grado di contenere 500mila volumi, un auditorium da 600 posti, aule per lo studio, caffetterie, ristoranti, luoghi per l’interazione sociali ed ampi spazi all’aperto.
Rettangolare in pianta, la struttura presenta una forma organica dovuta al movimento ondulatorio della copertura e del pavimento che si sviluppano paralleli. L’edificio sembra abbassarsi gradualmente sino al livello del terreno alternando quattordici grandi spazi vuoti – delle corti interne vetrate – che al livello sottostante danno forma a cinque “patios”, spazi esterni circolari di diverse dimensioni.
La struttura dell’edificio è composta da due “gusci” in calcestruzzo che poggiano su undici arcate. Il guscio più piccolo è sorretto da quattro arcate, lunghe dai 30 ai 40 metri; mentre il più grande poggia su sette arcate dai 55 ai 90 metri di lunghezza.
La struttura del pavimento è in cemento, mentre la copertura è stata realizzata in legno e acciaio. Il cemento, che ha richiesto l’utilizzo di 1400 casseforme differenti, contribuisce ad accentuare il senso di fluidità e la continuità degli spazi.
Doppi vetri, isolamento termico e sistemi di ventilazione controllata contribuiscono al risparmio energetico, mentre i grandi fori sul soffitto consentono il passaggio di luce naturale all’interno.
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