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Qualità Italia: i vincitori di Oristano e Bisceglie
Oggetto dei concorsi un centro intermodale e una scuola materna
Autore: rossella calabrese
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13/11/2009 – Il programma annuale “Sensi Contemporanei – Qualità Italia” ha reso note la graduatorie provvisorie delle proposte partecipanti ai concorsi  internazionali di progettazione banditi dalla Provincia di Oristano e dal Comune di Bisceglie (BT) nell’annualità 2008/2009.
 
Sensi Contemporanei – Qualità Italia” è promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) – Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee (PARC), d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) – Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione (DPS) e con le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Il programmaintende lo strumento del concorso di progettazione come occasione di confronto e garanzia per la realizzazione di opere pubbliche di qualità.

Le graduatorie di entrambi i concorsi diventeranno definitive al termine delle verifiche amministrative in corso a cura delle Amministrazioni banditrici. 

Alla competizione relativa al nuovo Centro Intermodale e stazione di interscambio di Oristano, bandita dalla Provincia di Oristano, hanno preso parte 26 team di progettazione. Il primo posto è stato attribuito alla milanese S.C.E. Project S.r.l in cordata con i cagliaritani 2+1 Officina Architettura, seguiti da TJMa – Areas Ingenieria Y Arquitectura e dal terzo classificato 3TI Progetti Italia Ingegneria Integrata.

3 i progetti concorrenti al Concorso bandito dal Comune di Bisceglie per la Scuola di piazza Levante. Il gruppo guidato dall’ing. Luca Peralta ha meritato il titolo di vincitore, mentre ai team rispettivamente guidati da PSE - Progetti di Sviluppo Engineering e dall’architetto Mauro Saito sono spettat i titoli di secondo e terzo classificato.

Nel descrivere il progetto per il Centro Intermodale di Oristano, i progettisti di 2+1 Officina Architettura spiegano: “La pensilina, assunta quale storico elemento segnalatore disseminato sull’intera rete e nell’immaginario collettivo, ci permette di ri-configurare la stazione come nuova centralità urbana, al contempo luogo fisico e metafora dell’informazione, e di ri-leggere la sua storica ragione d’essere “installazione” in un nuovo sistema di relazioni città, ambiente e paesaggio. La copertura forata, pensata quale dispositivo che porta all’autosufficienza energetica l’edificio, consente di aggregare nel tempo “celle energetiche” in relazione alle disponibilità economiche e finanziarie nelle varie fasi di attuazione del progetto.

Il centro intermodale si articola su una piastra a quota +0,15: la corte centrale, allo stesso tempo stazione di scambio e spazio pubblico della città. Attorno ad essa il piazzale in cui si attestano, con rapporti differenti, gli arrivi e le partenze degli autobus urbani ed extraurbani, le aree destinate ai taxi ed il parcheggio a raso. La viabilità al servizio del centro intermodale separa i differenti flussi pubblici, privati e di servizio. Al di sopra di questo “basamento”, protetti dalla pensilina, poggiano differenti volumi il cui orientamento deriva dalle esigenze dettate dai criteri di sostenibilità energetica, dal contesto e dalle funzioni richieste dal programma. Sotto la corte centrale, in stretto rapporto con la stazione ferroviaria esistente, il parcheggio interrato. I volumi, disegnati con il duplice tentativo di “aprire” l’edificio-recinto ad un rapporto visuale con il paesaggio circostante e di realizzare una nuova piazza, sono caratterizzati da una pelle esterna unitaria formata da murature tradizionali intonacate e pareti ventilate microforate e da una superficie interna trasparente”.

Nel progetto di Luca Peralta per la scuola materna di Bisceglie l’impianto planimetrico è “segnato” da sette fasce di servizio in blocchi di legno-magnesite, parzialmente rivestite in pietra di Trani. Le fasce sono “interrotte” da una grande piazza all’aperto ospitante attrezzature da gioco, alberature adulte tipiche del paesaggio locale e piccoli orti pensati per avvicinare i più piccoli alla natura e alle colture locali. La corte è circondata da pareti vetrate, dando viata a un ambiente utilizzabile per attività didattiche, e funge da luogo di connessione tra le sei sezioni e la mensa, gli uffici e l’atrio di ingresso all’edificio.

In posizione antistante alla scuola è prevista una piazza, dotata, sui lati Est ed Ovest, di aree per la sosta fornite di sedute ed ombreggiate da alberi di ulivo e mandorlo. La piazza potrà ospitare il mercato settimanale all’aperto, divenendo un vero e proprio punto di riferimento nella vita del quartiere. Una pista ciclabile collega l’area a una serie di impianti sportivi (campo da tennis, un campo da calcetto a cinque e un campo da basket), a un giardino ospitante un mini-anfiteatro e alle residenze. 

Il progetto è assai attento alla sostenibilità complessiva dell’intervento, e, a tal fine, prevede una vasta gamma di soluzioni eco friendly. “La progettazione di tutti gli impianti è basata su criteri eco-sostenibili e sul rispetto dell’ambiente, in accordo con le prescrizioni previste dal protocollo di Kyoto. Ciò viene garantito nella pratica a partire dal design architettonico e dalla concezione strutturale del complesso di spiccato carattere “passivo” ai fini del risparmio energetico, per passare con continuità alla scelta di fonti di energia rinnovabili come strumento “attivo”: la geotermia per la minimizzazione dei consumi ed il fotovoltaico per la generazione dell’energia necessaria – spiega Luca Peralta.

I pannelli fotovoltaici, sono posizionati orizzontalmente sul tetto, in modo da essere integrati con la struttura dal punto di vista architettonico. Normalmente i moduli fotovoltaici sono posizionati con un’inclinazione rispetto all’orizzontale di circa 30°, per rendere massima la loro producibilità media annuale; tuttavia in questo caso si è stimato che, a parità di superficie, nell’arco dell’anno si avranno rendimenti maggiori posizionando i pannelli in posizione orizzontale, in quanto si installano in numero maggiore, evitando l’ombreggiamento reciproco. Mentre per la produzione di acqua calda sanitaria della scuola, la pompa di calore geotermica, garantisce totalmente il fabbisogno richiesto, per il fabbricato adibito ai servizi dell’area sportiva (bagni, spogliatoi, docce) e per il bar nel parco si è ipotizzato l’utilizzo di collettori solari termici. La scelta degli impianti in questione è ricaduta su pannelli solari termici a circolazione forzata, che sfruttano come tecnologia della superficie assorbente il principio dei tubi vacuum. I risultati prestazionali ottenuti dai costruttori di questo tipo di pannelli sono notevoli, con capacità di produzione di energia pari 733 kWh/(m2 anno). Nel periodo invernale quando si ha un irraggiamento solare ridotto, per garantire comunque la produzione dell’acqua calda sanitaria richiesta, a questi impianti viene associato un sistema tradizionale con caldaia a gas”.

  Scheda progetto: “Terra Madre”: kindergaten Sandro Pertini
Luca Peralta
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Giacomo Richitelli
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Alessandro Peralta
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Michele Riglietti
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Alessandro Peralta
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Alessandro Peralta
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Luigi Filetici
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Alessandro Peralta
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Alessandro Peralta
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Luigi Filetici
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“Terra Madre”: kindergaten Sandro Pertini

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