07/09/2009 - Inizieranno presumibilmente entro fine anno i lavori di realizzazione del complesso di edilizia residenziale pubblica di Rovigo che porta la firma di Fram_menti, Anna Agostini, Andrea Bressan, Michele Sarissa e Marco Visentin, un gruppo di giovani architetti veneti che dal 2007 opera coniugando innovazione e sostenibilitĂ .
Il progetto è risultato vincitore del concorso di progettazione a procedura aperta indetto lo scorso anno dall’Ater di Rovigo. L’esigenza era di realizzare abitazioni sperimentali a basso impatto ambientale e a forte contenuto innovativo, venti alloggi aggregati destinati a un’utenza principalmente composta da anziani e persone con disabilitĂ : un progetto, dunque, in cui sostenibilitĂ sociale, ambientale ed economica fossero coniugate insieme, per ottenere edifici che nella loro globalitĂ garantissero flessibilitĂ urbana e architettonica per lo sviluppo seguente degli insediamenti. Imprescindibili, dunque, una modularitĂ strutturale di base tale da consentire facili ampliamenti futuri; chiarezza compositiva e strutturale per agevolare qualsiasi aggregazione possibile tra le unitĂ minime.
A rendere il complesso funzionale agli specifici obiettivi di destinazione la cura nella definizione degli spazi comuni, una generale ottimizzazione dei costi di costruzione e di gestione degli impianti, una notevole riduzione dei tempi di costruzione. Fondamentale per raggiungere tali obiettivi è l’uso delle tecnologie di prefabbricazione leggera per le strutture portanti verticali e orizzontali mediante l’utilizzo di pannelli modulari autoportanti in legno.
Tra le caratteristiche che fanno del manufatto un’opera innovativa, ad emergere evidenti sono quelle legate alle scelte di sostenibilitĂ compiute dai progettisti, in particolare una forte attenzione al basso impatto ambientale e alla qualitĂ della vita tramite l’impiego di materiali di costruzione senza emissioni nocive per gli abitanti degli alloggi (intonaco, legno delle strutture e degli infissi, i materiali per la coibentazione e la pavimentazione). Oltre alla logica di ecocompatibilitĂ , materiali e strutture utilizzati rispondono a un’attenta valutazione della qualitĂ del ciclo di vita dei materiali (LCA). La Life Cycle Assessment misura i flussi di materia ed energia nel corso dell’intera vita di un prodotto, prendendo in considerazione tutte le sue singole fasi, dal reperimento delle materie prime alla produzione, e poi la costruzione e la messa in opera, fino all’uso e alla manutenzione e infine alla dismissione.
Il progetto contempla l’applicazione di tecnologie passive e attive per il controllo climatico estate - inverno (una serra solare a doppia altezza garantisce l’effetto camino e una ventilazione naturale controllata), per la raccolta delle acque meteoriche (copertura a falda rovescia con canalizzazione centralizzata nel vano distributivo), oltre che per il ricircolo di quelle grigie e la prima depurazione di quelle nere (mediante sistemi aggregati compatti dislocati in uno dei due vani tecnici). Prevista anche l’implementazione di sistemi di produzione di energia termica-elettrica da fonti rinnovabili, attraverso soluzioni totalmente integrate nell’immagine architettonica dei corpi di fabbrica, della cui logica compositiva costituiscono parte integrante. Tutto il progetto mira a raddoppiare la produttivitĂ ed efficienza degli edifici dimezzando i consumi energetici degli stessi.
Si tratta di caratteristiche e di scelte progettuali che fanno di questo complesso di edilizia residenziale, nella sua globalitĂ , un modello altamente innovativo, applicabile a diverse situazioni urbanistiche e a differenti tipologie di utenti e replicabile in tempi brevi e a modesti costi.
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