11/09/2008 – Una architettura made in Italy sorgerĂ presto a Novosibirsk, in Siberia, lungo il fiume Ob. Si tratta del terminal fluviale con hotel e centro congressi firmato dall’architetto Marco Piva. Il progetto rientra nell’ambito di un ampio intervento di riqualificazione che prevede la realizzazione di un nuovo terminal portuale, spazi commerciali, edifici direzionali e istituti di ricerca.
Punto di partenza dell’analisi condotta dallo Studio Marco Piva è stato il rapporto tra l’acqua e la cittĂ . “Il waterfront – spiega l’autore del progetto – è un concetto molto delicato che in carenza di una attenta progettazione ha favorito in passato la nascita di accentuati fenomeni di degrado”.
Di qui la necessitĂ di sfruttare al meglio i valori paesaggistici, culturali, formali e microclimatici dell’area oggetto di intervento nel tentativo di rafforzarne le relazioni.
“Novosibirsk e l’Ob sono uniti da un rapporto indissolubile. Il fiume infatti, oltre a rivestire un ruolo primario nella storia del territorio, modifica lo sviluppo della cittĂ fino a creare una spaccatura nel territorio urbanizzato rivestendo così un ruolo di primo piano nel panorama paesaggistico e culturale”.
Il fiume viene visto come un fenomeno dinamico instancabile ritratto nel ghiaccio da un sapiente fotografo: l’inverno. Traendo ispirazione da questo fenomeno, lo Studio Marco Piva ha progettato un’architettura che evoca l’immagine di una “onda ghiacciata sospesa nel vuoto, un evento fluido e dinamico bloccato in aria dalle inarrestabili forze della natura”.
La struttura si propone come un landmark fisico e luminoso, e recupera le connessioni visive tra una sponda e l’altra del fiume in modo da sottolineare l’identitĂ stessa di Novosibirsk e del suo rapporto con l’Ob. L’edificio è sensibile ai rapporti visivi anche nelle relazioni che si instaurano tra la piazza e il fiume. Grazie alle ampie superfici vetrate e alla distribuzione volumetrica interna, la struttura offre una permeabilitĂ visiva che permette all’Ob di mantenere un ruolo paesaggistico di primo piano.
Il volume non interrompe infatti la promenade fluviale, ma l’accompagna da un lato all’altro del sito offrendo scorci architettonici interessanti e dando la possibilitĂ agli utenti di penetrarvi all’interno per poi ricongiungersi al percorso esterno.