Il progetto si compone di due distinti edifici, di rispettivi 9 e 28 piani di altezza, le cui facciate prendono forma dalla sovrapposizione di più pannelli curvilinei; il prospetto laterale rivela invece la formazione di tre differenti livelli di altezza.
Una facciata altamente riflettente avvolge i due volumi racchiudendoli in un’unica struttura.
La facciata concava del volume più basso sembra abbracciare gli angoli ricurvi della piazza pubblica sottostante, mantenendo importanti prospettive visuali e ripristinando al tempo stesso un percorso storico attraverso il lotto.
Negozi, caffetterie e bar immaginati al livello della strada costituiscono un ulteriore elemento di integrazione con i vicini spazi pubblici.
Entrambi gli edifici sono dotati di una struttura centrale che assicura ampi spazi aperti e consequenziale flessibilità per il loro utilizzo.
“Trenta anni fa – commenta Norman Foster – abbiamo lavorato con Willis per sfidare l’idea convenzionale di edificio direzionale. Oggi siamo lieti di aver completato la nuova sede britannica al 51 di Lime Street. Benché siamo oggi giunti ad un processo progettuale differente, la collaborazione con Willis e British Land ha portato alla realizzazione di un edificio che dà seguito alla strada intrapresa del committente, volta alla realizzazione di ambienti di lavoro a misura d'uomo, flessibili e dinamici, nonché integrati nel tessuto urbano”.