15/05/2008 - L’architetto
Alessandro Zoppini firma una
torre residenziale di 230 metri di altezza per
Dubai, negli Emirati Arabi. Attualmente impegnato in due importanti progetti per i Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014, l’autore dell’Oval di Torino esce momentaneamente dal ruolo di esperto in architettura sportiva per esplorare il nuovo terreno della progettazione residenziale alla conquista dei cieli progettando un grattacielo di 65 piani.
“Il nostro progetto – spiega l’arch. Zoppini – mira a creare un edificio che si distingua dalla tipica architettura speculativa di Dubai riconoscibile in volumi ‘ritorti’ privi di alcun significato, perseguendo una reinterpretazione in chiave moderna dei caratteri tipici dell’architettura araba”.
Di qui la scelta di una geometria semplice, con un layout che risponde all’esigenza di massimizzare la vista sul Burj Dubai.
“L’edificio – continua l’autore del progetto – possiede un sistema strutturale estremamente semplice: un nucleo centrale in calcestruzzo che assicura la stabilità laterale, ed una struttura triangolare esterna di travi che incorniciano diagonalmente le grandi porzioni di vetrata, disegnando moduli a forma di diamante. In tal modo si ottiene la massima flessibilità nella configurazione degli alloggi”.
Per l’oscuramento delle facciate i progettisti dello Studio Zoppini hanno immaginato un sistema di frangisole metallici che ripropone in chiave moderna le tradizionali geometrie arabe, conferendo alla struttura una forte identità estetica.
Il progetto è inoltre testimonianza di una particolare attenzione al problema della sostenibilità:
“L’edificio ha come obiettivo fondamentale quello della sostenibilità energetica. La ventilazione naturale è infatti garantita dall’effetto camino dell’atrio centrale e da una serie di “Sky Gardens”.