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Reggio Emilia inaugura i ponti di Calatrava
Un unicum architettonico con la nuova stazione alta velocità e il casello autostradale
Autore: roberta dragone
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19/10/2007 - Reggio Emilia inaugura sabato 20 ottobre tre ponti progettati dal noto architetto catalano Santiago Calatrava.
Parte di un unicum architettonico che prevede anche la realizzazione della nuova stazione ferroviaria Mediopadana dell’Alta velocità e della copertura del nuovo casello autostradale, i tre ponti sorgono lungo il nuovo asse attrezzato Reggio Emilia-Bagnolo, che riveste un ruolo centrale nell’ambito della valorizzazione urbanistica dell’area nord della città legata al passaggio della linea ad Alta Velocità. Si tratta di cinque opere destinate a diventare le nuove grandi porte della città.

L’inaugurazione si svolge alla presenza del presidente del Consiglio Romano Prodi, il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio ed il progettista Santiago Calatrava.

“I nuovi ponti – commenta il sindaco Delrio - consolidano il legame fra Reggio e la cultura internazionale e, nel contempo, sono luogo di incontro, di ricucitura fra la città e il suo territorio, fra ambiti sociali diversi: potranno essere ‘vissuti’ ogni giorno dai cittadini come luogo di comunicazione simbolico e della concreta realtà quotidiana”.

La successione dei ponti da sud a nord prevede un primo ponte sulla rotatoria di svincolo del nuovo casello autostradale con pilone ad arco centrale ortogonale al senso di marcia delle auto. Si incontra poi il ponte di scavalcamento dell’Autostrada A1 e della linea ad Alta Velocità con pilone ad arco centrale posizionato longitudinalmente rispetto alle carreggiate stradali, e si conclude con l’ultimo ponte su rotatoria a nord, identico al primo.

I piloni ad arco, oltre ad avere la funzione di sorreggere con gli stralli in acciaio gli impalcati su cui si trovano le carreggiate, assumono anche il ruolo simbolico di riferimento urbano e di moderne porte di accesso alla città sia per chi transita sull’asse attrezzato che per chi viaggia sull’autostrada.
I tre ponti, nonostante si tratti di opere di grande luce e portata, riescono a tradursi in un complesso
architettonico dalla forma dinamica e apparentemente leggera grazie all’uso congiunto di acciaio e cemento armato interamente dipinti di bianco e integrati con parti trasparenti in vetro.

Anche la struttura degli impalcati, comune a tutte e tre le infrastrutture, conferisce una particolare leggerezza ai ponti; gli impalcati sono infatti formati da un cassone centrale di forma trapezoidale sul quale sono saldate delle mensole o “costole” di forma triangolare. Sulle mensole è saldata una lastra piana in acciaio su cui è posato direttamente il conglomerato bituminoso (asfalto) che forma il piano stradale.

Il ponte centrale
Il ponte centrale di scavalcamento dell’autostrada A1 e della linea ad Alta Velocità si pone come uno degli elementi cardine sia per posizione planimetrica che per dimensione.
Si tratta di un ponte strallato lungo circa 221 metri, composto da due spalle in cemento armato, da un impalcato formato come una spina dorsale da un cassone centrale a cui sono saldate le costole su cui transitano le auto, da un grande arco di sezione ottagonale posto in senso longitudinale e alto 50 metri. Il collegamento tra impalcato e arco è realizzato mediante 50 coppie di cavi in acciaio.
Il ponte, interamente dipinto di bianco, è strutturato in due corsie per senso di marcia con spartitraffico e piste ciclopedonali in vetro stratificato protette per una larghezza complessiva della piattaforma stradale di quasi 27 metri e per un peso totale di 4.000 tonnellate di acciaio interamente saldato.

I ponti laterali
I ponti laterali sono realizzati su svincoli a rotatoria e si collocano immediatamente a sud e a nord del ponte centrale di scavalcamento dell’autostrada. Sono ponti gemelli, quindi pressoché identici. Il pilone ad arco, al contrario del ponte centrale, è ortogonale al senso di marcia delle auto ed è alto 70 metri. L’arco, che evoca in queste opere il significato di porta, rappresenta quindi un invito per chi viaggia in direzione sud-nord, sull’asse attrezzato Reggio Emilia - Bagnolo. La struttura principale si divide, come per il ponte centrale, in spalle di appoggio, impalcato composto da cassone centrale e costole laterali, pilone ad arco e stralli. I ponti sud e nord, lunghi 179 metri e larghi 15 metri, sono realizzati interamente in acciaio dipinto di bianco, a meno delle due spalle in cemento armato. Si tratta anche in questo caso di ponti strallati, i cui stralli compongono una forma insolita, a ramo di iperbole. Per chi arriva a Reggio Emilia dall’autostrada il disegno in prospettiva del casello e del ponte sud dà origine ad una composizione molto particolare, grazie ad uno studio accurato dell’impatto scenografico delle opere.

La stazione ferroviaria Mediopadana
La nuova stazione ferroviaria Mediopadana, vero e proprio nodo di scambio intermodale, sorgerà circa 4 Km a nord del centro di Reggio Emilia, in prossimità del sottopasso di via Gramsci. Si tratta di una struttura di copertura composta da 13 portali di acciaio dipinto di bianco, diversi tra loro, che alternandosi generano una forma che ricorda una successione di onde in movimento.
La stazione sarà lunga oltre 400 metri, larga 50 e con un’altezza media di 20 metri. Questo progetto, così come quello delle altre stazioni ideate da Santiago Calatrava, è caratterizzato da spazi luminosi, aperti e facili da percorrere e suggerisce una sensazione di movimento sia per chi transita sul treno, che per chi viaggia sulla vicina autostrada. La stazione si svilupperà su due piani collegati da scale mobili e ascensori: quello inferiore, di accesso, che ospita i servizi della stazione e quello superiore per i binari. La copertura, in prossimità delle banchine laterali, prevede un tamponamento tra i portali di acciaio, distanti tra loro un metro circa, realizzato mediante pannelli di vetro stratificato.

  Scheda progetto: Asse attrezzato Reggio Emilia - Bagnolo
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