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12/10/2007 – La città di Aarhus, in Danimarca, ha dato il via al progetto di sviluppo dell’area portuale promuovendo la realizzazione della Light House, una nuova area residenziale di 60mila metri quadrati destinata a trasformare il waterfront urbano. Il progetto è frutto della collaborazione tra i due studi danesi 3XN e Gehl Architects e i progettisti olandesi di UNStudio, riuniti nel team che nello scorso aprile è risultato vincitore del concorso di progettazione indetto dall’amministrazione locale. Secondo la tabella di marcia, il via ai lavori è atteso entro fine gennaio 2008. L’ultimazione delle prime residenze è prevista entro il 2010.
L’intervento prevede la realizzazione di residenze pubbliche (100 unità abitative di cui risultano proprietarie le cooperative edilizie Arbejdernes Andels Boligforening and Boligforeningen Ringgården) e private (300 unità abitative di cui 270 appartamenti e 30 abitazioni terrazzate), insieme a strutture per attività commerciali e terziarie.
Il masterplan proposto dai tre studi prevede per il fronte del porto la commistione di pubblico e privato, con caffè, ristoranti ed una ampia piazza pubblica. Sarà possibile l’accesso in auto; tutti i mezzi dovranno tuttavia essere parcheggiati in un garage interrato in modo da garantire la fruizione degli spazi a pedoni e ciclisti.
Cuore dell’intervento è la realizzazione di una torre di 130 metri, battezzata “The Light House” (che in italiano significa “faro”), che sarà in realtà in grado di raggiungere un’altezza di 140-142 metri in quanto dotata di una copertura in vetro di 12 metri circa.
Obiettivo dell’intervento è consistito nell’assicurare a tutti i residenti illuminazione naturale da sud e vista panoramica dal lato nord. Di qui la scelta di progettare solo facciate; nessun appartamento avrà un retro.
“Il complesso – spiega Kim Herforth Nielsen dello studio 3XN – appare omogeneo e individuale al tempo stesso. I residenti potranno a distanza riconoscere la propria abitazione da dettagli individuabili ad esempio sui balconi. Gli edifici avranno tuttavia delle caratteristiche in comune riconoscibili anche da altri quartieri”.
“Il progetto della Light House – commenta Ben van Berkel di UNStudio – mostra come oggi l’individualizzazione sociale possa essere arricchita da nuove forme di collettività . Dalla progettazione complessiva dell’area alla definizione delle singole unità abitative, l’intervento si pone l’obiettivo di mettere insieme le persone – quelle che abitano il quartiere così come quelle a cui piace visitarlo. Proprio come accade in un tradizionale centro urbano, con la sola differenza che in questo caso si tratta di un blocco multipiano dalle dimensioni più ampie”.
www.lighthouse-aarhus.dk
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