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14/06/2007 - Si chiama “Pentominium” e, con i suoi 516 metri di altezza, si candida a diventare la torre residenziale più alta al mondo. Ed è ancora una volta Dubai il teatro di rappresentazione di una nuova avveniristica architettura slanciata nello skyline. Il progetto porta la firma di Andrew Bromberg dello studio Aedas.
L’edificio si compone di due lati che convergono attorno ad uno stesso nucleo centrale.
Un lato si presenta come “semplice estrusione” che percorre l’edificio in tutta la sua altezza. Orientato a sud, questo lato è dotato di un sistema di balconi e pannelli verticali in vetro che assicurano protezione dai raggi solari. Man mano che l’edificio si sviluppa in altezza, i pannelli di vetro diventano più ampi fungendo da scudi contro il vento per proteggere le terrazze dei piani più alti.
L’altro lato dell’edificio presenta una geometria “a scaglioni”, caratterizzata cioè da pieni e vuoti che risultano dall’alternanza di appartamenti e giardini pensili.
Tale effetto è ottenuto mediante l’introduzione di “scanalature” di 5-6 piani di altezza che aderiscono strutturalmente al fulcro dell’edificio.
“L’alternanza di pieni e vuoti – spiega l’autore del progetto - consente la realizzazione di spazi condominiali e privati e permette al tempo stesso alla torre di “respirare” all’interno di un così denso contesto”.
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