30/05/2007 - È stato inaugurato a marzo scorso a Lelystad, in Olanda, il Teatro Agora. Il progetto, firmato dall’architetto olandese Ben van Berkel di UNStudio, è parte del masterplan messo a punto da Adriaan Geuze di West 8 per la rivitalizzazione del centro storico della città .
Il progetto esplora l’integrazione delle arti rappresentative e dei nuovi mezzi di comunicazione in una innovativa forma scultorea. L’involucro dell’edificio consiste in una superficie multisfaccettata che, grazie ad una serie di perforazioni, genera un effetto moiré o caleidoscopico.
All’interno il foyer a tutt’altezza e l’imponente scala incidono la parte centrale del volume delineando traiettorie e collegamenti con le sale teatrali.
“La sfaccettatura delle pareti, interne ed esterne – spiega Ben van Berkel - intende ricostruire l’esperienza caleidoscopica del mondo della rappresentazione, dove non si è mai certi di ciò che è reale e ciò che non lo è. Nel Teatro Agora l’arte drammatica e la rappresentazione non sono mai circoscritte al palcoscenico o alla serata, ma diventano parte integrante del giorno e dell’esperienza urbanaâ€.
Ma la scelta di un involucro sfaccettato è anche in parte dettata dalla necessità di distanziare il più possibile, per motivi di acustica, le due sale teatrali previste all’interno senza rinunciare all’effetto di un volume unico. In tal modo i progettisti di UNStudio hanno potuto realizzare due sale teatrali, una torre scenica, diversi foyer interconnessi tra loro, diversi camerini, un caffé ed un ristorante tutti in un unico elemento che si protende lungo direzioni differenti con l’effetto all’esterno di una serie di superfici poligonali.
Gli angoli appuntiti e le superfici piane aggettanti sulle facciate esterne del teatro sono rivestite in acciaio e vetro nelle sfumature del giallo e dell’arancio.
Se il progetto trae ispirazione dalla geometria del caleidoscopio, i colori scelti intendono richiamare le sfumature del cielo della città : il giallo e l’arancio all’esterno evocano il tramonto, mentre il blu all’interno riproduce lo scenario di un cielo libero da nubi.
Un continuo cambiamento di forme e colori è inoltre reso possibile dalla struttura caleidoscopica dell’edificio: a seconda di come la luce si riflette sulle diverse sporgenze del volume si assiste ad un diverso gioco di colori.
Ben van Berkel, fortemente interessato al modo in cui gli edifici comunicano con le persone, ama esplorare l’elemento rappresentativo del teatro e dell’architettura secondo modalità che vanno oltre la loro convenzionale funzione: “Il prodotto dell’architettura può almeno in parte essere compreso come una continua rappresentazione di vita. Quando il progetto architettonico si trasforma, diviene astratto, concentrato ed ampliato, tutto ciò avviene attraverso l’interazione con il pubblico vivente. Oggi, più che mai, si ha la sensazione che la specificità dell’architettura non sia contenuta del mero aspetto dell’oggetto. La sua vera natura va ricercata nell’interazione tra l’architetto, l’oggetto ed il pubblico. L’effetto generativo del progetto architettonico supera lo sviluppo messo a punto dallo studio di progettazione nel successivo utilizzo che ne fa il pubblicoâ€.
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