28/12/2006 - La città del Settecento nelle Grandi Vedute, incentrata sulla serie delle grandi Vedute della città pubblicate dall'incisore veneto durante il corso della sua vita (1720-1778).
Roma rende omaggio a Giovanni Battista Piranesi. E’ aperta al pubblico dal 14 novembre e vi rimarrà fino al 25 febbraio 2007 presso il Museo del Corso, la mostra dal titolo La Roma di Piranesi. La città del Settecento nelle Grandi Vedute.
«La mostra […] è incentrata sulla serie completa delle opere una volta appartenute alla famiglia dei Duchi di Wellington, a testimonianza di quella fortuna piranesiana in Europa che ha influenzato in modo così significativo la cultura dell’Illuminismo, e poi del Romanticismo, fino ai nostri giorni. Il percorso espositivo guida il visitatore attraverso le immagini piranesiane, cercando di riportarlo indietro nel tempo alla Roma del Settecento, metropoli moderna e cosmopolita, modello per le altre capitali europee, tappa imprescindibile del Grand Tour, centro di riflessione sulla storia e luogo privilegiato di incontro di artisti, intellettuali e aristocratici di tutta Europa.
La mostra si arricchisce intorno al nucleo delle Vedute con alcune opere piranesiane di straordinaria importanza, tra cui veri capolavori che vengono esposti per la prima volta, restaurati per l’occasione; è il caso della grandiosa pianta del complesso di villa Adriana, che segna uno dei punti più alti della fascinazione di Piranesi per il mondo antico, dei disegni degli Uffizi, dell’eccezionale taccuino giovanile di Modena, che per la prima volta lascia i fondi della Biblioteca Estense.
Una sezione è dedicata interamente a Piranesi architetto, la cui attività viene evocata nell’allestimento della mostra che ricorda l’unica realizzazione architettonica piranesiana significativa, la chiesa di S. Maria del Priorato, la piazza monumentale dei Cavalieri di Malta all’Aventino, e l’insieme decorativo del Caffè degli Inglesi di piazza di Spagna.
Con questa iniziativa il cammino del Museo del Corso teso a rappresentare una finestra spalancata per chiunque voglia entrare nel mondo affascinante e multiforme dell’Arte, realizza un significativo passo in avanti, particolarmente rilevante nell’attuale contesto storico, perché contribuisce a far acquisire maggiore consapevolezza di chi siamo e da dove veniamo, ed a riconquistare il legittimo orgoglio di appartenere ad una storia che trova le sue radici nella civiltà latina e cristiana, cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Roma vuole offrire un nuovo doveroso tributo, come fonte inesauribile di ispirazione di un immenso patrimonio di inventiva e di genialità, che ha prodotto nel tempo innumerevoli meraviglie difficilmente eguagliabili».
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