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14/11/2006 - Al via i lavori per la nuova sede londinese dell’Architecture Foundation. Nei giorni scorsi il progetto, firmato dall’architetto anglo-irachena Zaha Hadid, ha ottenuto dal Southwark Council il permesso di costruire.
“Sarà il mio primo edificio pubblico a Londra – commenta l’autrice del progetto, vincitrice nel gennaio del 2005 del concorso di progettazione internazionale indetto dalla Land Securities – ed ha per questo una speciale importanza nella mia esperienza progettuale”.
La struttura è stata concepita come “elemento scultoreo, misterioso ed intrigante – si legge nella descrizione del progetto - non riconducibile ad alcuna architettura tradizionale”.
L’edificio sorgerà ad angolo tra Southwark Street e Great Guildford Street. La forma triangolare nasce come diretta conseguenza del contesto urbano circostante e delle relazioni che la struttura stabilisce con quest’ultimo. La ricca composizione di elementi geometrici di cui si compone la nuova sede londinese dell’Architecture Foundation trova infatti spiegazione nella peculiarità della posizione angolare in cui l’edificio è destinato a sorgere.
Una forma triangolare paragonabile a quella di un diamante; un elemento strutturale continuo all’interno del quale pareti e soffitti tradizionali si mescolano all’astrattezza di un imponente elemento scultoreo.
La singolarità dell’Architecture Foundation Building è data dalla dicotomia tra una massiccia massa scultorea ed un involucro trasparente completamente vetrato che le conferisce permeabilità. Scelta che crea un emblematico gioco di luce ed ombra finalizzato a mantenere costante la visuale all’interno dell’edificio.
La fascia di calcestruzzo si estende toccando più aree, creando in tal modo un continuum spaziale.
La struttura si sviluppa su tre livelli - con un piazzo ammezzato tra il pian terreno ed il primo piano - che si incontrano in uno spazio delimitato da una parete verticale vetrata.
Un atrio al pian terreno dà accesso all’ingresso principale dell’edificio.
Gli spazi espositivi sono ospitati al pian terreno, ammezzato e al primo piano. Quest’ultimo accoglie anche spazi per eventi. All’ultimo piano sono sistemati uffici e sala consiliare.
La combinazione della grande fascia di calcestruzzo con l’involucro trasparente dello spazio espositivo consentirà un sistema di ventilazione naturale che farà circolare aria fresca dal piano terra verso i piani superiori. Naturale sarà anche l’illuminazione, grazie a lucernari azionati a motore ed aperture nella copertura dell’atrio.
“Il nuovo edificio di Zaha Hadid – commenta il direttore dell’Architecture Foundation Rowan Moore - sarà un luogo dove comunicare architettura al pubblico, nonché forte espressione di capacità immaginativa architettonica”.
L’ultimazione dei lavori è attesa entro il 2008.
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