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21/11/2006 – Una casa suburbana costruita in un lacerto di terra tra la pianura e la collina, concepita perché l’architettura interagisse con la natura secondo modalità non tradizionali. Si tratta della casa Capece Venanzi, recentemente realizzata a Giulianova, il cui progetto porta la firma dell’architetto Giovanni Vaccarini.
Grandi vetrate a tutt’altezza consentono l’interazione visiva con la natura attorno. Ma non si tratta dell’unica modalità di comunicazione con la collina che domina il paesaggio circostante. Pannelli in alluminio caratterizzati da una trama di “bucature libere”, che slittano dal balcone del primo piano ai sistemi di recinzione del piano terra, creano un gioco di luci e ombre cangiante a seconda del tipo di illuminazione, naturale durante il giorno o a led nelle ore notturne.
“L’argomento compositivo principale – spiega l’autore del progetto - è giocato sulla metafora della trasposizione macroscalare di un pezzo del gioco del tetris”.
La struttura si compone di due volumi contrapposti il cui differente trattamento materico denuncia la diversità di uso delle rispettive parti dell’edificio: un basamento rivestito in pietra “tagliato” sul fronte ovest da una vetrata a tutta altezza, ed un volume di intonaco bianco sovrapposto che presenta una trama di bucature di forma libera e circolari. Il volume superiore crea un doppio sbalzo verso il “mare verde” cui si affaccia, adagiandosi su una delle due metà del basamento.
L’abitazione si sviluppa su tre livelli.
Il livello interrato è completamente scavato nel terreno: un patio interno è l’elemento intorno al quale si organizzano gli spazi, costruendo un gioco di traguardi tra gli spazi interrati/il tetto giardino/l’area giorno(pt)/il volume sospeso del piano secondo.
Il piano terra rappresenta la parte collettiva dell’edificio, dove una grossa vetrata scorrevole segna il confine tra il tetto giardino scoperto e l’area giorno coperta. Lo spazio ruota intorno ad una scala metallica lamellare che connette con il piano primo.
Il primo piano accoglie le camere e gli spazi privati: bagno/sauna, palestra, studio.
“La luce –commenta Vaccarini - è uno dei materiali del progetto. Il sistema di bucature ritagliate nella muratura e nel solaio di copertura disegna durante il giorno le ombre e le luci portate all’interno del volume del secondo piano; al piano terra la luce inonda tutti gli spazi. Di notte un sistema di illuminazione a led (gestiti da un controller) definisce una serie di “sfondi” che trasformano il fronte vetrato del piano primo in una parete luminosa/schermo.
Nel gioco dei contrari, sulla parete vetrata (luminosa) si appoggia a sbalzo il volume del piano primo”.
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